La sofferenza
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Fai firmare anche lei!Questa investigazione sotto copertura di Essere Animali documenta le condizioni dei vitelli in un allevamento intensivo di mucche facente parte del Consorzio per la tutela del Grana Padano, il formaggio più consumato al mondo. Ciò che accade ai vitelli negli allevamenti di mucche da latte è scioccante: vengono separati dalla madre alla nascita e rinchiusi in piccole gabbie.
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È incredibile che l’attuale legislazione permetta ancora l’isolamento e il confinamento di animali appena nati, sono pratiche crudeli ed evitabili. Per questo, assieme a 82 ONG in tutto il mondo, stiamo chiedendo a gran voce alla Commissione Europea una completa revisione della legislazione sulla protezione degli animali da allevamento.
Unisciti a noi, affinché nessun animale sia lasciato indietro.
Pratiche crudeli
documentate

Vitelli strappati alle madri
Al momento della nascita i vitelli sono separati dalla madre e rinchiusi in recinti individuali. Vengono caricati senza alcuna cura su una carriola e immobilizzati in una posizione innaturale, con una zampa accavallata attorno al collo.
La separazione serve ad agevolare le operazioni di mungitura quotidiana di migliaia di mucche, il cui latte viene così interamente destinato al mercato, o come in questo caso anche alla produzione di Grana Padano.
Ci sono prove del fatto che i vitelli separati alla nascita dalle madri riportano danni comportamentali e di sviluppo, mentre quelli allevati in gruppo ne traggono beneficio, sia in termini di socialità che di benessere.

Vitelli rinchiusi in gabbie anguste
I vitelli vengono allevati in box larghi quanto il loro corpo e, in mancanza di gabbie libere, alcuni sono stabulati in coppia: questo vuol dire ancora meno spazio a loro disposizione. Sono centinaia le gabbie con i vitelli posizionate a fianco del capannone dove vivono le madri con le quali non avranno mai più un contatto diretto.
Alcuni box sono in condizioni igieniche critiche, molti vitelli si ammalano e hanno episodi di diarrea. A causa della pressione infettiva presente negli allevamenti intensivi, gli antibiotici vengono usati di frequente.
Non c’è nulla di naturale nell’alimentazione di questi animali, vengono nutriti principalmente con una miscela latte in polvere e acqua, surrogati del latte materno.
"Maschio
di me*da"
Un vitello appena nato viene insultato da un operatore. Negli allevamenti per la produzione di latte, i vitelli maschi sono considerati un sottoprodotto: a differenza degli individui femmine, non possono essere reintegrati nella filiera del latte e generano un minor profitto.
Nessun animale sia lasciato indietro
Chiedi leggi per la protezione degli animali
Firma anche tu!Seconda indagine shock in allevamenti di mucche da latte
Guarda la seconda indagineDati di vendita del Grana Padano
Fonte: Consorzio tutela Grana Padano 2021


Il parere dei veterinari

Questa investigazione lancia un allarme sulle condizioni dei vitelli negli allevamenti di mucche da latte. Purtroppo, la legislazione consente pratiche che causano agli animali stress e sofferenza, ma noi non ci scoraggiamo, anzi abbiamo una grande opportunità . Infatti, la Commissione Europea è ora impegnata nella strategia Farm to Fork, un’iniziativa che ha l’obiettivo di rendere il sistema alimentare europeo più equo, sano e rispettoso dell’ambiente.
Noi vogliamo convincere la Commissione Europea a intraprendere una completa revisione della legislazione sulla protezione degli animali da allevamento, ora gravemente insufficiente nel garantire loro una vita priva di sofferenze evitabili. Siamo in tantissimi! Si tratta della campagna No Animal Left Behind, coordinata da Eurogroup For Animals – un’organizzazione che rappresenta 82 ONG per la protezione animale in 27 Stati Membri, il Regno Unito, Svizzera, Serbia, Norvegia, Australia e Stati Uniti.
Tra le richieste alla Commissione, ci sono anche condizioni di allevamento che possano consentire a tutte le specie allevate di esprimere comportamenti naturali, affinché nessun animale sia lasciato indietro.
Per i vitelli, chiediamo di porre fine alle pratiche di isolamento e confinamento di animali appena nati, nello specifico:
• Consentire il contatto tra il vitello e la madre per almeno le prime otto settimane di età , durante le quali gli animali devono essere tenuti in un sistema di contatto di almeno mezza giornata, con allattamento consentito.
• Fornire condizioni abitative che soddisfino le esigenze comportamentali dei vitelli, i quali dovrebbero essere allevati in gruppi e avere accesso ad aree all’aperto.

Mostriamo al mondo la realtà , aiutaci!
Grazie al nostro Team Investigativo milioni di persone scoprono gli abusi e le crudeltà negli allevamenti e macelli. Un lavoro che salva gli animali e che necessita del tuo aiuto. Una tua donazione può dare continuità alle nostre indagini.