Lidl: aiutaci a fermare
la sofferenza dei polli

Chiediamo a Lidl di fermare le sofferenze dei polli

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Lidl dichiara di essere uno dei principali supermercati di riferimento per il benessere animale. Tuttavia, ad oggi, Lidl è tra le aziende che non si sono ancora impegnate a sottoscrivere lo European Chicken Commitment, tramite il quale potrebbero garantire standard più elevati ai polli allevati dai loro fornitori, risparmiando loro le sofferenze insite negli allevamenti intensivi.

Guarda e condividi la nostra nuova indagine. Queste immagini sono state realizzate in due allevamenti di un fornitore di Lidl Italia.

In qualità di leader della grande distribuzione in Italia con 700 supermercati, e presente in 31 Paesi nel mondo con una rete di oltre 11.550 punti vendita, Lidl ha il potere di contribuire a ridurre drasticamente le sofferenze di milioni di polli allevati anche nelle filiere dei suoi fornitori. Sottoscrivendo l’impegno dello European Chicken Commitment, potrebbe migliorare il benessere dei polli che crescono negli allevamenti della sua catena di fornitura.

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contro queste crudeltà

Per porre fine alla sofferenza che i polli subiscono negli allevamenti intensivi, a causa del sovraffollamento e della selezione genetica, e per migliorare le loro condizioni di vita, le principali organizzazioni europee per la protezione degli animali hanno sviluppato le richieste dello European Chicken Commitment (ECC), con l’obiettivo di definire un nuovo standard minimo per il benessere di questi animali. Con l’implementazione dell’ECC, si stima che due terzi delle peggiori sofferenze di un pollo allevato possano essere evitate.
Oltre 500 aziende di tutto il mondo hanno già aderito e sottoscritto l’ECC, tra cui i seguenti marchi in Italia: Eataly, Carrefour Italia e Cortilia. Chiediamo a Lidl di fare lo stesso.

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Cos'è un pollo broiler

Sono polli selezionati geneticamente per la loro carne, quelli più comunemente definiti “polli da carne”.

Sono gli animali terrestri numericamente più sfruttati dall’industria: solo nel 2020 sono stati circa 70 miliardi i polli macellati al mondo, di cui solo in Italia oltre 500 milioni. Quelli più allevati sono “a rapido accrescimento”, questo significa che in soli 30-40 giorni, quando sono praticamente ancora dei cuccioli, raggiungono il peso ideale di macellazione.

Le problematiche dei polli

Sovraffollamento

I polli vengono allevati in strutture che arrivano a contenere anche 30.000 animali con una densità che può raggiungere i 20 polli per m². Questa alta concentrazione determina una riduzione dell’attività locomotoria e dell’espressione di diversi comportamenti tipici della specie, quali razzolare e stirarsi.

Accrescimento rapido

La crescita rapida ha effetti deleteri sulla salute dei polli e comporta lesioni e deformità dolorose. Gli animali sono più soggetti a un’elevata incidenza di problemi muscolari, scheletrici, respiratori e cardiovascolari, che possono essere causa di morte prematura. La sproporzione tra muscolatura e struttura ossea limita fortemente la loro capacità di movimento.

Feriti e malati

Molti polli presentano bruciature sul petto a causa del contatto prolungato con la lettiera, ricca di ammoniaca a causa delle deiezioni. Altri manifestano disturbi neurologici, come la torsione innaturale del collo, dovuti a infezioni o a carenza di vitamine. Sono decine gli animali che ogni giorno muoiono negli allevamenti a causa di malattie o problemi alle zampe.

La Campagna

Open Wing Alliance è una coalizione internazionale che riunisce oltre 80 organizzazioni a livello globale che si battono per porre fine alle pratiche più crudeli dell’industria avicola e ridurre la sofferenza di questi animali.

Le richieste sono rivolte a supermercati, aziende della ristorazione e produttori e hanno l’obiettivo di ridurre la sofferenza dei polli da carne attraverso l’adozione di politiche aziendali che migliorino le condizioni di vita di questi animali negli allevamenti. Questo attraverso lo European Chicken Commitment (ECC): un impegno che contiene una serie di requisiti per migliorare le condizioni dei polli da carne negli allevamenti intensivi

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Le indagini

Indagine due allevamenti di un fornitore di Lidl in Germania

Germania, Settembre 2023

Ancora una volta le immagini confermano tutte le problematiche che riguardano gli allevamenti intensivi di polli per la produzione di carne: animali con deformità o morti prematuramente, alte densità e violenze. Le immagini sono dell'organizzaizone Equalia rilasciate dalla coalizione Open Wing Alliance.

Indagine in un fornitore di Lidl in UK

Gran Bretagna, Giugno 2023

Queste immagini di Open Cages UK rilasciate dalla coalizione Open Wing Alliance documentano un allevamento che, al momento delle riprese, era fornitore di Lidl nel Regno Unito. Nelle immagini emergono diverse problematiche: sovraffollamento, animali con deformazioni alle zampe, bruciature e infezioni.

Indagine in un fornitore di Lidl in Austria

Austria, Dicembre 2022

Le immagini pubblicate dall’organizzazione austriaca VGT, condotta in un allevamento rifornitore di un macello che vende carne ai supermercati, incluso Lidl in Austria, mostrano ancora una volta gravissime carenze, maltrattamenti e condizioni insalubri per gli animali.

Indagine in un allevamento fornitore di Lidl in Spagna

Spagna, novembre 2022

Le immagini rilasciate dalla coalizione Open Wing Alliance documentano un allevamento di un fornitore di Lidl in Spagna. Le problematiche riscontrate sono sempre le stesse: animali feriti, malati e sofferenti e violenze da parte degli operatori.

Indagine in un allevamento fornitore di Lidl in Germania

Germania, ottobre 2022

Queste immagini rilasciate dalla coalizione Open Wing Alliance documentano un allevamento di un fornitore di Lidl in Germania. Le immagini, catturate dall’organizzazione spagnola Equalia, mostrano capannoni affollati di animali — molti dei quali malati, deformi o in agonia — ma anche atti di violenza di alcuni operatori nei confronti degli animali.

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All’attenzione del CEO di Lidl International, Kenneth McGrath,
al presidente di Lidl Italia, Massimiliano Silvestri

Lidl Italia dichiara di ritenere il benessere animale un tema di assoluta rilevanza. Abbiamo preso però visione di un filmato registrato presso un fornitore di Lidl, che mostra le condizioni in cui sono costretti a vivere i polli negli allevamenti intensivi e che si dimostrano ben lontane dal rispetto del benessere animale.

In particolare, il filmato mostra polli che soffrono a causa di problemi alle zampe, zoppie, problematiche cutanee dolorose e morti premature. Una percentuale significativa di polli da carne allevati in condizioni intensive soffre abitualmente di malattie cardiovascolari e altri problemi di salute, principalmente attribuibili all’uso di razze a rapida crescita, alle condizioni di sovraffollamento e ad altri fattori di gestione.

Oltre ai gravi problemi di salute, i polli sono ammassati così tanto che, verso la fine di ogni ciclo produttivo, ogni animale può arrivare ad avere a disposizione appena lo spazio di un foglio A4. I polli mostrati nel video sono limitati nella possibilità di esprimere i propri comportamenti naturali e, persino, di accedere a cibo e acqua. Le alte densità di allevamento portano a una cattiva qualità della lettiera e dell’aria. Tutto questo non solo minaccia la salute e il benessere dei polli, ma anche la salute umana, poiché le razze a crescita rapida richiedono generalmente più antibiotici di quelle a crescita più lenta.

Per questa ragione, segnaliamo che centinaia di aziende a livello globale, tra cui Lidl Francia, hanno sottoscritto lo European Chicken Commitment, impegnandosi ad affrontare queste importanti problematiche. Esortiamo quindi Lidl a fare lo stesso.

Attraverso questo cambiamento, Lidl potrebbe fare un’enorme differenza per la vita di milioni di polli e dimostrare un impegno concreto nel migliorare le condizioni di vita di questi animali.

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