Normativa sull’allevamento di galline ovaiole

NORMATIVA DI RIFERIMENTO: DECRETO LEGISLATIVO 29 luglio 2003, n. 267 Attuazione delle direttive 1999/74/CE e 2002/4/CE, per la protezione delle galline ovaiole e la registrazione dei relativi stabilimenti di allevamento

AMBITO DI APPLICAZIONE

Galline ovaiole

ESCLUSI

– stabilimenti con meno di 350 galline ovaiole – stabilimenti di galline ovaiole riproduttrici

DEFINIZIONI

• Proprietario o detentore: persona responsabile degli animali

• Galline ovaiole: galline della specie Gallus gallus, mature per la deposizione di uova, allevate per la produzione di uova (non destinate alla cova)

• Nido: spazio separato, (il pavimento non deve essere di rete metallica o plastificata) in cui sono deposte le uova

• Lettiera: materiale friabile che permette alle ovaiole di soddisfare le loro esigenze etologiche (es. razzolare)

• Gabbia: spazio chiuso destinato ad ospitare le galline ovaiole in un sistema a batteria

• Sistema a batteria: un insieme di gabbie disposte in fila su un unico piano o incastellate

• Zona utilizzabile: una zona di larghezza minima di 30 cm, pendenza massima del 14% sovrastata da uno spazio libero avente un’altezza minima di 45 cm. (gli spazi destinati a nido sono esclusi)

NORME PER L’ALLEVAMENTO (Allegato A)

• Tutte le galline ovaiole devono essere ispezionate almeno una volta al giorno

• Livello sonoro ridotto al minimo possibile, evitare rumori di fondo o improvvisi

• L’illuminazione deve consentire alle galline di vedersi e di essere viste chiaramente, di guardarsi intorno e di muoversi normalmente. In 24 ore deve esserci un periodo di oscurità ininterrotto pari a circa 8 ore, per consentire alle galline di riposarsi. Alla diminuzione della luce deve essere accompagnato un periodo di penombra per consentire alle galline di sistemarsi senza confusione o ferite.

• I locali, le attrezzature e gli utensili che vengono a contatto con le galline devono essere puliti e disinfettati con regolarità e ogni volta che viene praticato un vuoto sanitario (svuotamento dell’allevamento a causa di problemi) e prima di introdurre una nuova partita di galline. Quando sono presenti gli animali, le superfici e le attrezzature devono essere in condizioni di pulizia soddisfacenti. Occorre eliminare con la necessaria frequenza le deiezioni e quotidianamente le galline morte.

• Le galline non devono avere la possibilità di scappare dall’allevamento

• Gli impianti con più piani di gabbie devono permettere l’ispezione agevole di tutti i piani

• La gabbia e le dimensioni della relativa apertura devono permettere di ritirare una gallina adulta senza inutili sofferenze o ferite

• È vietata qualsiasi mutilazione ad eccezione del taglio del becco, effettuato su pulcini di meno di 10 giorni (da personale qualificato e sotto la responsabilità del veterinario) per prevenire plumofagia e cannibalismo.

ALLEVAMENTO IN SISTEMI ALTERNATIVI (Allegato B)

Dal 1° gennaio 2007, TUTTI I SISTEMI ALTERNATIVI devono applicare i seguenti requisiti:

• Mangiatoie lineari (almeno 10 cm di lunghezza per gallina) o mangiatoie circolari (almeno 4 cm di lunghezza per gallina)

• Abbeveratoi (2,5 cm di lunghezza per gallina) o abbeveratoi circolari (1 cm di lunghezza per gallina). Se vengono utilizzati abbeveratoi a tettarella o a coppetta 1 tettarella o coppetta ogni 10 galline.

• Almeno un nido ogni 7 galline. Se utilizzati nidi di gruppo, almeno 1 m² di superficie per massimo di 120 galline;

• Posatoi appropriati, privi di bordi aguzzi, con almeno 15 cm di spazio per gallina. I posatoi non devono sovrastare la lettiera, la distanza orizzontale fra posatoi deve essere minimo 30 cm e quella fra i posatoi e le pareti minimo 20 cm.

• Almeno 250 cm² di superficie di lettiera per gallina

• Il pavimento deve sostenere adeguatamente ogni unghia anteriore di ogni zampa

• Densità massima: 9 galline per m² di zona utilizzabile.

Nei sistemi di allevamento che consentono alle galline di muoversi fra diversi livelli:

• Massimo 4 livelli sovrapposti

• Altezza libera fra i vari livelli minimo 45 cm

• Le mangiatoie e gli abbeveratoi devono permettere a tutte le galline un accesso uniforme

• I livelli devono essere installati in modo da impedire alle deiezioni di cadere sui livelli inferiori.

Se le galline hanno la possibilità di uscire ALL’APERTO:

• Le aperture devono dare accesso diretto allo spazio all’aperto. Altezza min. 35 cm, larghezza 40 cm. Distribuite su tutta la lunghezza dell’edificio. Per ogni 1000 galline deve essere disponibile un’apertura totale di 2 m.

• Gli spazi all’aperto devono avere una superficie adeguata alla densità di galline allevate e alla natura del suolo; devono inoltre essere provvisti di riparo dalle intemperie e dai predatori e di abbeveratoi appropriati.

• Gli spazi all’aperto devono avere una superficie adeguata alla densità di galline allevate e alla natura del suolo; devono inoltre essere coperti prevalentemente di vegetazione (Allegato III Reg. CE n. 2295/2003) ed essere provvisti di riparo dalle intemperie e dai predatori e di abbeveratoi appropriati.

• Le galline devono avere un accesso continuo durante il giorno all’esterno (Allegato III Reg. CE n. 2295/2003)

• Gli spazi all’aperto devono avere una densità massima che non può mai superare 2.500 galline per ettaro di terre- no disponibile oppure una gallina per 4 m². In condizioni particolari (se disponibili almeno 10 m² per gallina e alle galline sia consentito l’accesso a tutto il recinto durante tutta la vita) la densità può arrivare a 2,5 m² per gallina (Allegato III Reg. CE n. 2295/2003).

• Gli spazi all’aperto non si devono estendere oltre un raggio di 150 m dall’apertura più vicina dell’edificio o fino a 350 m purché vi sia un numero sufficiente di ripari e di abbeveratoi (Allegato III Reg. CE n. 2295/2003).

ALLEVAMENTO IN GABBIE MODIFICATE (Allegato D)

Dal 2003 tutte le gabbie devono prevedere:

• Almeno 750 cm² di superficie per gallina, di cui 600 cm² di superficie utilizzabile. L’altezza della gabbia deve essere minimo 20 cm in ogni punto e la superficie totale di ogni gabbia deve essere minimo 2000 cm².

• Un nido

• Una lettiera che consenta di becchettare e razzolare;

• Posatoi (almeno 15 cm di spazio per gallina);

• Mangiatoia (lunghezza min. 12 cm per gallina);

• Sistema di abbeveraggio appropriato al numero di galline per gabbia.

Se le gabbie sono disposte in fila devono essere separate da passaggi di larghezza minimo 90 cm per agevolare l’ispezione, la sistemazione e l’evacuazione delle galline ovaiole. Tra il pavimento dell’edificio e le gabbie delle file inferiori deve esservi uno spazio di almeno 35 cm;

GABBIATERRAAPERTOBIOLOGICO
CODICE3210
DENSITÀ13 galline per m²9 galline per m²9 galline per m²6 galline per m²
SPAZI ESTERNINoNoSiSi
NUMERO CAPINessun limiteNessun limiteNessun limite3.000 per capanno
Le diverse modalità di allevamento delle galline ovaiole

SCARICA LA NORMATIVA

→ Oltre alla normativa specifica, gli allevamenti di galline ovaiole devono rispettare le norme generiche sul trasporto, la protezione e l’abbattimento di animali, consultabili ai seguenti link:

NORMATIVA PROTEZIONE ANIMALI

NORMATIVA TRASPORTO

NORMATIVA ABBATTIMENTO

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