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NORMATIVA DI RIFERIMENTO: DECRETO LEGISLATIVO 7 luglio 2011, n. 122
Attuazione della direttiva 2008/120/CE che stabilisce le norme minime per la protezione dei suini
DEFINIZIONI
• Suino: termine generico per indicare animale di specie suina di qualsiasi età
• Verro: suino maschio che ha raggiunto la pubertà ed è destinato alla riproduzione
• Scrofa: suino femmina che ha già partorito
• Scrofetta: suino femmina che ha raggiunto la pubertà ma NON ha ancora partorito
• Scrofa in allattamento: suino femmina tra la fase perinatale (periodo che precede e segue immediatamente la nascita) e lo svezzamento dei lattonzoli
• Scrofa asciutta e gravida: tra lo svezzamento e la fase perinatale
• Lattonzolo: suino da nascita a svezzamento
• Suinetto: dallo svezzamento a 10 settimane di età
• Suino all’ingrasso: da 10 settimane di età alla macellazione o all’impiego come riproduttore
• Azienda: qualsiasi luogo (aperto o chiuso) in cui gli animali sono allevati o detenuti anche temporaneamente
REQUISITI MINIMI GENERALI PER LE AZIENDE
1. Superfici libere per ciascun suinetto o suino all’ingrasso allevato in gruppo escluse le scrofette dopo la fecondazione e le scrofe, almeno:
– 0,15 m² per suini di peso ≤ 10 kg
– 0,20 m² per suini tra 10-20 kg
– 0,30 m² per suini tra 20-30 kg
– 0,40 m² per suini tra 30-50 kg
– 0,55 m² per suini tra 50-85 kg
– 0,65 m² per suini tra 85-110 kg
– 1,00 m² per suini di peso > 110 kg
per ciascuna scrofetta dopo la fecondazione 1,64 m² e per ciascuna scrofa 2,25 m² se allevate in gruppo. Se sono meno di sei animali le superfici libere devono essere aumentate del 10%, se sono 40 o più animali possono essere ridotte del 10%.
2. Pavimentazioni per scrofette dopo fecondazione e scrofe gravide almeno 0,95 m² per le prime e 1,3 m² per le seconde costituito da pavimento pieno continuo con aperture di scarico (per non oltre il 15%). Viene inoltre specificata l’ampiezza massima delle aperture dei pavimenti fessurati per i suini allevati in gruppo.
L’ampiezza massima delle aperture deve essere di:
– 11 mm per i lattonzoli;
– 14 mm per i suinetti;
– 18 mm per i suini all’ingrasso;
– 20 mm per le scrofette dopo la fecondazione e le scrofe;
L’ampiezza minima dei travetti deve essere di:
– 50 mm per i lattonzoli e i suinetti;
– 80 mm per i suini all’ingrasso, le scrofette dopo la fecondazione e le scrofe.
3. Le scrofe e le scrofette non vanno tenute all’attacco (vietato dal 2006)
4. Scrofe e scrofette sono allevate in gruppo tra 4 settimane dopo la fecondazione e una settimana prima del parto.
Nelle aziende con meno di 10 scrofe le scrofe e scrofette possono essere allevate individualmente per il periodo sopra indicato a condizione che possano girarsi facilmente nel recinto.
5. Scrofe e scrofette devono essere alimentate con sistema idoneo a evitare episodi di aggressività.
6. Scrofe e scrofette asciutte e gravide devono ricevere mangime riempitivo o ricco di fibre per calmare la fame e per soddisfare il bisogno di masticare.
7. I suini che devono essere allevati in gruppo e che sono particolarmente aggressivi o che sono stati attaccati, o che sono feriti o malati, sono tenuti temporaneamente in recinti individuali, che devono permettere all’animale di girarsi, se ciò non è in contraddizione con specifici pareri veterinari.
CONDIZIONI RELATIVE ALL’ALLEVAMENTO (allegato 1)
Condizioni generali
1. Sono vietati rumori continui di intensità 85 dBA e rumori costanti o improvvisi
2. È necessario un minimo di 8 ore luce/giorno (almeno 40 lux)
3. I locali devono permettere agli animali di:
– avere accesso a una zona in cui coricarsi “confortevole” fisicamente e termicamente, prosciugata e pulita e in cui tutti gli animali possano distendersi contemporaneamente
– riposare e alzarsi con movimenti normali
– vedere altri suini (eccezione: scrofe e scrofette nella settimana prima del parto)
1. Avere accesso a materiali per esplorare e manipolare (paglia, fieno, legno, segatura..) salvo che questi non possano compromettere la salute e il benessere degli animali.
2. Pavimenti non sdrucciolevoli, senza asperità, costruiti in modo da non ledere gli animali
3. Suini vanno nutriti almeno 1 volta al giorno. Se alimentati in gruppo devono avere accesso al cibo contemporaneamente.
4. Acqua fresca sufficiente a disposizione
5. Sono vietate le operazioni fatte per scopi diversi da quelli terapeutici o diagnostici o per l’identificazione dei suini che possano causare danno o perdita di una parte del corpo sensibile o un’alterazione della struttura ossea, ad eccezione:
– riduzione degli incisivi (mediante levigatura o troncatura) entro la prima settimana di vita
– riduzione delle zanne dei verri
– mozzamento di una parte della coda
– castrazione dei maschi
– anello al naso ammesso solo in allevamenti all’aperto.
6. Il mozzamento della coda e la riduzione degli incisivi “non devono costituire operazioni di routine” ma devono essere fatti solo se sono presenti ferite nei capezzoli delle scrofe o nelle orecchie o nelle code di altri suini. Prima di effettuare mozzamento coda o riduzione incisivi vanno adottate misure per evitare le morsicature, considerando le condizioni ambientali e la densità degli animali.
7. Tali operazioni devono essere fatte da veterinario o persona formata. Se castrazione o mozzamento coda vengono fatti dopo il 7° giorno di vita, devono essere fatti unicamente dal veterinario sotto anestesia e con somministrazione prolungata di analgesici.
Specifiche per le varie categorie di suini
Verri
1. I recinti devono permettere all’animale di girarsi, e di avere contatto olfattivo, uditivo e visivo con altri suini.
Almeno 6 m² di superficie libera di suolo per verro adulto
2. In caso di recinti usati per l’accoppiamento la superficie deve essere di 10 m²
Scrofe e scrofette
1. Vanno adottate misure per ridurre le aggressioni nei gruppi
2. Se necessario trattare animali gravidi con antiparassitari. Pulire gli animali se sono negli stalli da parto.
3. Nella settimana prima del parto devono avere una lettiera (se il sistema di eliminazione dei liquami lo permette)
4. Dietro agli animali deve esserci una zona libera per rendere agevole il parto
5. Gli stalli da parto in cui le scrofe possono muoversi liberamente devono avere strutture per proteggere i lattonzoli.
Lattonzoli
1. Parte del pavimento (abbastanza ampia da consentire agli animali di riposare insieme contemporaneamente) deve essere piena o con tappetino o con paglia.
2. Devono rimanere con la scrofa fino a 28 giorni di vita, o fino a 21 se vengono trasferiti in altri impianti.
Suinetti e suini all’ingrasso
1. Nei suini allevati in gruppo vanno adottate misure per evitare lotte
2. È preferibile mescolare suini che non si conoscono prima dello svezzamento o entro una settimana dallo stesso.
3. In caso di segni di lotta violenta vanno adottate misure idonee, fornendo materiale da esplorazione (paglia) ed eventualmente separando gli animali particolarmente a rischio o aggressivi.
4. Si possono somministrare tranquillanti, su parere veterinario, solo in casi eccezionali.
FORMAZIONE DEL PERSONALE
Gli addetti agli animali devono aver ricevuto istruzioni pratiche circa i requisiti minimi generali per le aziende e le condizioni relative all’allevamento dell’allegato 1.
ISPEZIONI
Ogni anno vengono effettuate ispezioni su un campione rappresentativo dei vari sistemi di allevamento in Italia.
IMPORTAZIONE SUINI
Gli animali importati da Paesi che non fanno parte dell’Unione Europea vengono accompagnati da un certificato che attesti che hanno avuto un trattamento equivalente a quello riservato agli animali dell’UE.
• Nella legge non vi è alcun accenno relativo alla soppressione di animali feriti, solo il punto 7 dei requisiti generali indica di separare gli animali se sono molto aggressivi. È quindi necessario fare riferimento alla legge generale.
→ Oltre alla normativa specifica, gli allevamenti di maiali devono rispettare le norme generiche sul trasporto, la protezione e l’abbattimento di animali, consultabili ai seguenti link: