Marzo 2018, siamo in due macelli del centro Italia e questa è l’uccisione degli agnelli per la Pasqua.

Le telecamere nascoste di Essere Animali filmano cuccioli di un mese di vita scaricati a forza dai camion, che belano impauriti mentre assistono alla morte dei loro simili. Non è la prima volta che documentiamo scene così strazianti, ogni anno infatti in prossimità della Pasqua migliaia di agnelli subiscono questa sorte.

Ma le cose stanno cambiando: il consumo di questa carne è in drastico calo e il numero di animali uccisi in dieci anni si è quasi dimezzato.

Scegli di salvare un cucciolo, non mangiare carne di agnello.

Cosa abbiamo documentato

Scaricati
brutalmente

Sono cuccioli di poche settimane, strappati alle loro madri e caricati a forza su un camion. Anche se terrorizzati da questa condizione, arrivati al macello non gli è riservata nessuna premura, vengono scaricati violentemente tirandoli per orecchie, zampe o strattonandoli con delle corde.

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Assistono
all'orrore

La legge prescrive che durante le operazioni di macellazione agli animali siano risparmiati dolore, ansia o sofferenze evitabili. Ciò non accade perché gli agnelli ancora coscienti partecipano all’abbattimento dei loro simili, procurando loro ulteriore stress.

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Lunghi momenti
per morire

Pinze elettriche che non funzionano, colpi di pistola che non stordiscono, dentro al macello l’angoscia dura per troppo tempo, anche una volta sgozzati gli agnelli si dimenano ripetutamente mostrandoci tutta la disumanità di questi luoghi.

Il legame con la madre

A poche ore dalla nascita il cucciolo è in grado di camminare e resterà assieme a lei per diversi mesi.
 Sin da piccoli dimostrano una gran vivacità, amano rincorrersi, saltare e rotolarsi. Gli agnelli hanno un richiamo particolare per invitare gli altri a giocare: saltellano scalciando con le zampette posteriori.

Le pecore adulte sono curiose, intelligenti e con una grande memoria! Stringono forti legami affettivi e si prendono cura l’una dell’altra in caso di pericoli. Sono in grado di creare mappe territoriali e organizzare così i loro spostamenti.

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PER UNA RIFORMA DELLE LEGGI SULLA PROTEZIONE DEGLI ANIMALI

Destinatari

Presidente del Consiglio

Ministro dell’Agricoltura e della Sovranità alimentare

Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica.

Ministero della Salute

L’organizzazione Essere Animali negli ultimi anni ha diffuso diverse indagini realizzate all’interno di allevamenti intensivi e stabilimenti di macellazione italiani, alcune svolte in collaborazione con importanti organi d’informazione italiani e internazionali, allo scopo di documentare e denunciare alle autorità giudiziarie e alle istituzioni italiane le condizioni degli animali allevati per l’alimentazione. Durante tali indagini sono state puntualmente filmate violazioni alla normativa sulla protezione degli animali e alle norme del codice penale.

Le indagini di Essere Animali hanno mostrato:

  • violenze inferte dal personale dell’allevamento, come colpi con tubi di ferro su punti delicati e innervati, utilizzo improprio di taser elettrico, sollevamento con muletto delle mucche a terra, calci e lanci degli animali di piccola taglia;
  • mutilazioni effettuate senza l’utilizzo di anestesia e analgesia, senza la presenza di un medico veterinario, su animali oltre l’età consentita dalla legge e il taglio sistematico della coda dei suinetti, una pratica illegale ma diffusa in quasi tutti gli allevamenti italiani;
  • animali agonizzanti lasciati morire di stenti o uccisi in modo brutale dagli operai dell’allevamento, senza l’applicazione delle corrette disposizioni sull’abbattimento d’emergenza degli animali malati;
  • animali trasportati anche per 30 ore su mezzi di trasporto inadeguati, in condizioni di sofferenza e sottoposti a violenze al momento del carico e dello scarico
  • animali sottoposti a macellazioni di gruppo, invece di essere uccisi singolarmente affinché non vedano la morte dei loro simili, storditi in modo inadeguato e con la morte che sopraggiunge con agonia.

Per questi maltrattamenti sono state presentate diverse denunce alle autorità competenti ma la frequenza di tali episodi, filmati nella quasi totalità delle aziende oggetto d’indagine scelte a campione sul territorio nazionale, anche tra fornitori di prodotti DOP, mi spinge a esprimervi la mia profonda preoccupazione.
Accanto a queste violazioni di legge, le indagini di Essere Animali hanno inoltre mostrato tipologie e pratiche di allevamento che, pur essendo ora legali, sono causa di indiscussa sofferenza fisica e psicologica per gli animali, violando quindi intrinsecamente il rispetto del benessere degli animali in allevamento, tra cui:

  • utilizzo di gabbie in cui gli animali trascorrono buona parte o tutta la loro vita;
  • elevate densità quando gli animali sono allevati “a terra” o in recinti;
  • castrazione chirurgica dei suinetti e debeccaggio delle galline;
  • separazione alla nascita delle madri dai cuccioli per la produzione di latte;
  • selezione genetica spinta, che produce animali con caratteristiche contrarie intrinsecamente al rispetto del benessere animale, come le razze a crescita rapida.

Chiedo quindi che sia intrapreso un processo di riforma legislativo che:

  • vieti progressivamente l’utilizzo delle gabbie;
  • vieti ogni mutilazione;
  • metta fine ai sussidi pubblici al settore zootecnico;
  • porti l’inasprimento delle pene per il maltrattamento degli animali e per le altre violazioni delle normative di protezione, prevedendo nei casi più gravi la revoca delle autorizzazioni e l’interdizione dall’attività;
  • instauri un sistema di controllo negli allevamenti, durante il trasporto e nelle fasi di macellazione assolutamente più efficace di quello adottato sinora, con l’utilizzo di telecamere CCTV con sistemi AI e controlli del personale veterinario pubblico a campione e inaspettati;
  • riformuli le densità di allevamento, concedendo agli animali più spazio per muoversi, anche all’aperto, e con la presenza di adeguati arricchimenti ambientali;
  • garantisca fondi pubblici a produzioni e attività più sostenibili come quelle a base vegetale e che lavorino per ridurre le sofferenze degli animali che nei prossimi anni saranno ancora confinati in macelli e allevamenti.
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