Dentro gli allevamenti
e i macelli
Immagini inedite ottenute dal team investigativo di Essere Animali durante il lavoro di indagine svolto nel 2019
Oltre 60 strutture, tra allevamenti e macelli, monitorate nell’ultimo anno. Immagini registrate di notte, di giorno o sotto copertura, per filmare le condizioni degli animali.
Si tratta della realtà, dura e senza filtri, documentata dal nostro team investigativo durante i controlli effettuati quotidianamente, anche con giornalisti al seguito. Controlli che avvengono a campione o dopo segnalazioni e che, in molti casi, ci portano a intraprendere azioni legali, poiché di frequente documentiamo reati di maltrattamento nei confronti degli animali.
Ma anche quando le nostre telecamere mostrano lo standard dell’allevamento intensivo, un sistema che copre il 97% della produzione italiana di carne, latticini e uova, le condizioni degli animali sono angoscianti.
Sappiamo che queste immagini turbano, che è scomodo persino parlarne. Ma un’alternativa a tutto questo c’è. Lasciamo gli animali fuori dal piatto.
Animali lanciati, picchiati, lasciati morire agonizzanti, soppressi con metodi crudeli o macellati ancora coscienti. La frequenza delle illegalità documentate dai nostri investigatori è sconcertante. Denunciamo prontamente i responsabili, ma di fondo c’è un problema sistemico che ha radice nel metodo intensivo di allevamento, crudele con gli animali e capace di desensibilizzare chi lavora all’interno di questi luoghi.
Non è un posto sicuro, dobbiamo fare in fretta. Per la prima volta mi imbatto in questi splendidi cuccioli, così curiosi che sporgono il muso verso di noi e cercano un contatto.
Ci sono procedure consentite dalla legge che causano indiscussa sofferenza. Gli animali possono essere mutilati senza anestesia o stipati in capannoni sovraffollati, senza la possibilità di vedere mai l’erba o la luce del sole. L’allevamento intensivo, nato con l’unico intento di ottimizzare la produzione, implica condizioni e metodologie di lavoro che non tengono in alcun modo conto del benessere animale.
Una distesa infinita di minuscole gabbie e il manto dei conigli a creare un’unica chiazza bianca. Rumori incessanti di reti metalliche, cumuli di escrementi.
Molti animali sono ancora allevati in gabbia, in condizioni che causano profondo malessere psico-fisico, in quanto limitano fortemente la possibilità di movimento e impediscono il soddisfacimento delle esigenze etologiche. Rinchiudere un animale in gabbia equivale a fargli del male, non ci sono scuse, le gabbie andrebbero vietate.
Non ci potevo credere che lanciassero gli animali in quel modo. Il loro cuore è diventato di pietra, non si rendono più conto che stanno facendo del male a qualcuno.
le persone che hanno visto
le nostre indagini in Tv nel 2019
MAIALI
macellati 11,2M
allevati 8,7M
98% allevato in modo intensivo
BOVINI
macellati 2,7M
mucche da latte allevate 1,7M
vitelli macellati 608.000
TACCHINI
macellati 27,8M
97% allevati in strutture con più di 500 animali
POLLI
macellati 542M
85% allevati in strutture con più di 5.000 animali
CONIGLI
macellati 15,9M
85% in gabbia
GALLINE
allevate 38,9M
55% in gabbia
11% aperto e bio
È più facile di quello che pensi
Grazie al nostro Team Investigativo milioni di persone scoprono gli abusi e le crudeltà negli allevamenti e macelli. Un lavoro che salva gli animali e ha bisogno del tuo sostegno.
SUPPORTA
LE INDAGINI DI ESSERE ANIMALI