dell'indagine
Cosa abbiamo documentato
Per un mese e mezzo, un nostro investigatore ha lavorato alle dipendenze di un allevamento fornitore del marchio Fratelli Beretta, documentando terribili violenze sugli animali, anche nei confronti di quelli malati, e pessime condizioni igienico-sanitarie. Alcune delle immagini filmate sono state trasmesse in un servizio del Tg1 e consegnate alle autorità competenti per sporgere denuncia nei confronti dei responsabili.
Guarda l’indagine
Le immagini mostrano un operaio mentre strappa i denti di un maiale con una tenaglia perché colpevole di aver morso la coda ad altri individui. Un’operazione brutale e illegale, realizzata senza anestesia né cure successive e che aumenta la possibilità di dover ricorrere agli antibiotici. Durante gli spostamenti, gli animali vengono trattati con violenza, presi a calci, colpiti con oggetti contundenti, afferrati per le orecchie, sollevati da terra o scaraventati giù da un trattore. Come mostrato nelle immagini e confermato dalle parole del titolare, gli abbattimenti d’emergenza vengono eseguiti solo stordendo gli animali con la pistola a proiettile captivo, senza procedere immediatamente alla iugulazione come previsto dalla legge. Questo procura ai maiali una lunga agonia.
Anche le condizioni igienico-sanitarie sono molto preoccupanti: gli animali sono in contatto costante con il pavimento bagnato e ricoperto di escrementi. Anche il cibo è contaminato dalle feci, perché le sponde delle mangiatoie sono troppo basse.
Aiutaci a fermare queste crudeltà: sono decine le investigazioni che abbiamo realizzato che confermano che gli allevamenti intensivi sono causa di sofferenza. Firma anche tu la petizione e scegli un’alimentazione a base vegetale.
Denti
strappati
Un operaio strappa i denti a un maiale colpevole di aver morso altri suoi compagni di recinto. L'operazione viene eseguita con una tenaglia, senza anestesia né cure successive. Oltre ad essere dolorosa, questa pratica è anche illegale.
Animali malati non curati
I maiali feriti e malati vengono abbandonati a sé stessi nei corridoi senza l’intervento di un veterinario. Non viene dato loro né cibo, né acqua e rimangono a contatto con gli altri animali finché non muoiono di stenti.
Uccisioni brutali
La procedura per abbattere gli animali gravemente malati è realizzata in modo irregolare e procura un’atroce agonia. I maiali vengono soltanto storditi con una pistola a proiettile captivo, senza recidere la giugulare e quindi prolungando le loro sofferenze. L’operazione viene compiuta nei recinti in cui sono presenti gli altri animali, sottoponendoli a forte stress e con il rischio di essere feriti. Anche il proprietario compie abbattimenti in modo errato.
Pessime condizioni igieniche
I maiali vivono su pavimenti di cemento, non dispongono di una lettiera pulita e asciutta e sono costretti a riposare sui loro stessi escrementi. I recinti sono spogli, non presentano nessuno stimolo e gli arricchimenti ambientali sono inadeguati. Il mangime sotto forma di brodaglia si mescola con le feci perché le mangiatoie hanno sponde troppo basse che permettono agli animali di entrarci.
Violenze sistematiche
degli operatori
Gli animali vengono movimentati con metodi crudeli, sia dai lavoratori che dal titolare. I maiali vengono colpiti violentemente con calci, pugni, tubi di ferro oppure trascinati per le orecchie o scaraventati a terra dalla pala di un trattore.
Le nostre indagini in difesa dei maiali
Crudeltà su maiali in un allevamento del prosciutto di Parma
Un nostro investigatore ha lavorato in incognito in un allevamento fornitore del Prosciutto di Parma, documentando violenze e illegalità. Cuccioli sottoposti a castrazioni senza anestesia e scrofe costrette a cibarsi delle code e dei testicoli dei suinetti. Immagini raccapriccianti che mostrano maltrattamenti impensabili per altre specie, ma che per i maiali sono la regola. Leggi di più.
Maiali in Gabbia e Mutilati negli allevamenti intensivi italiani
In Italia 9 milioni di maiali sono mutilati della coda e, se maschi, castrati senza anestesia. Durante la gestazione e il parto, 500 mila scrofe sono rinchiuse in gabbie minuscole. Queste pratiche causano estrema sofferenza e sono spesso illegali, ma il problema coinvolge la quasi totalità degli allevamenti (anche DOP). Con la campagna #SosPig vogliamo porre fine a queste crudeltà. Firma la petizione.
Maiali uccisi a martellate una devastante indagine
Un nostro infiltrato ha lavorato in un allevamento di maiali destinati alla produzione di Prosciutto di Parma, documentando gravi maltrattamenti e violazioni delle norme di protezione degli animali. A seguito della nostra denuncia i Carabinieri Forestali hanno effettuato un blitz all’interno dello stabilimento e la procura ha aperto le indagini. Grazie all’indagine, all’azione legale e la mobilitazione l’allevamento ora ha chiuso. Leggi di più.
Prosciutto di alta crudeltà
Essere Animali ha documentato otto allevamenti fornitori del Prosciutto di Parma: le immagini mostrano animali in stato di grave sofferenza e situazioni di maltrattamento che abbiamo prontamente denunciato. Non è la prima volta che filmiamo simili condizioni: nel 2016 la nostra indagine all’interno di un allevamento fornitore del Consorzio aveva creato grande scalpore. Leggi di più.
#SOSPIG la campagna in difesa dei maiali
Abbiamo denunciato questo allevamento e ci impegneremo affinché simili comportamenti crudeli siano riconosciuti come reati di maltrattamento di animali.
Questo è solo parte del nostro lavoro. Negli allevamenti italiani infatti sono utilizzate procedure che causano sofferenza ai maiali ma sono legali, come le gabbie per le scrofe e la castrazione chirurgica dei suinetti. Per porre fine a queste pratiche, oltre che al taglio della coda, una mutilazione illegale ma comunque effettuata su tutti i maiali allevati in Italia, abbiamo lanciato la campagna #SOSpig.

Mostriamo al mondo la realtà, aiutaci!
Grazie al nostro Team Investigativo milioni di persone scoprono gli abusi e le crudeltà negli allevamenti e macelli. Scegli di essere parte di questo cambiamento, aiutaci a realizzare nuove indagini.