La brutale pesca
con l'arpione

Un investigatore di Essere Animali si è imbarcato per documentare la lunga agonia inflitta al pesce spada.

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Abbiamo filmato la pesca con l’arpione che avviene ogni anno in estate nello Stretto di Messina, quando le feluche, tipiche imbarcazioni per la caccia ai pesci spada, salpano per catturare i pesci la cui la cui carne è venduta a pescherie e ristoranti.
Nonostante sia considerato un metodo più sostenibile della pesca industriale, in quanto non vi sono catture accidentali di specie non desiderate, la pesca con l’arpione causa gravissime sofferenze agli animali. I pesci vengono trafitti da lame e coltelli mentre sono ancora vivi e la morte sopraggiunge dopo interminabili minuti di agonia. Diverse feluche salpano ogni giorno, arrivando a cacciare ognuna anche 10 pesci spada.

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Siamo soliti attribuire ai pesci una differente considerazione morale rispetto agli altri animali. Mai infliggeremmo un tale trattamento a un maiale o a un vitello, mentre ai pesci non è concesso nemmeno lo stordimento prima dell’uccisione, un’operazione obbligatoria per legge per gli animali terrestri che provoca uno stato di incoscienza, limitando le loro sofferenze. Eppure, la scienza ha ampiamente dimostrato che il comportamento dei pesci non è una semplice risposta di riflesso a stimoli esterni, ma il risultato di complessi processi cognitivi. Sono esseri senzienti, in grado di provare dolore e paura, ma anche emozioni positive.

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Cosa abbiamo documentato

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SCARNIFICATI VIVI

Dopo essere stati trafitti con l’arpione, i pesce spada lottano invano per liberarsi. Una volta issati sulla barca, la loro carne viene lacerata in più punti con un coltello mentre sono ancora vivi, per facilitare l’estrazione degli uncini dell’arpione. Questa procedura causa estremo e prolungato dolore agli animali.

MORTE CON AGONIA

Dopo essere stati pescati, i pesci spada vengono bagnati frequentemente con acqua. Questa procedura ha lo scopo di mantenere fresca la carne, ma non procura sollievo agli animali. La morte sopraggiunge per asfissia dopo diversi minuti di agonia, durante il quale il pesce rimane cosciente e boccheggia, con il corpo martoriato di ferite.

Quando rivedo il video mi chiedo cosa sarebbe successo se anche i pesci emettessero suoni udibili alle nostre orecchie. Quanto sarebbero insopportabili le grida di dolore di un animale afferrato per gli occhi e tagliato a pezzi mentre è ancora vivo? Le urla avrebbero fermato la mano insensibile del pescatore?

Giovanni investigatore di Essere Animali

I NUMERI DEL PESCE SPADA

Fonti: Istat 2017 - Ismea 2017

LE NOSTRE INDAGINI PER GLI ANIMALI MARINI

In Grecia all'interno degli allevamenti di pesci

Grecia, gennaio 2020

Assieme a un giornalista di Report abbiamo visitato gli allevamenti da cui provengono più della metà di orate e branzini venduti in Italia. Stipati a milioni in gabbie al largo delle coste, i pesci che finiscono sul nostro mercato sono sottoposti a diversi cicli di antibiotici e al momento dell’uccisione agonizzano per un tempo interminabile. Leggi di più.

Dentro gli allevamenti di trote, branzini e orate

Italia, Grecia, dicembre 2019

Essere Animali ha collaborato con Report e visitato sotto copertura alcuni allevamenti ittici per scoprire cosa si nasconde dietro l’etichetta del pesce venduto nei supermercati. Le nostre telecamere nascoste hanno documentato trote, branzini e orate che vivono in vasche e gabbie con altissime densità, a cui viene somministrato mangime con additivi per curare malattie e accelerare i tempi di crescita. Leggi di più.

Allevamenti intensivi di Pesci: prima indagine in Europa

Italia, ottobre 2018

Abbiamo documentato per la prima volta in Europa le condizioni dei pesci negli allevamenti intensivi, da cui proviene gran parte del pesce consumato in Italia. I maltrattamenti sono simili a quelli riservati ad altri animali: milioni di pesci rinchiusi in gabbie, manipolati e trasportati come fossero oggetti. Una sofferenza silenziosa su cui è urgente intervenire. Scopri come aiutarli.

La pesca dei polpi, una tradizione violenta

Italia, luglio 2016

Siamo stati in Puglia per documentare la pesca tradizionale del polpo, una pratica molto diffusa in tutti i mari italiani e causa di sofferenza per milioni di animali intelligenti. Con questa indagine vogliamo far conoscere alle persone questi incredibili animali e stimolare una riflessione sulla pratica della pesca. Milioni di polpi sono uccisi in modo cruento, sia dalla pesca industriale che dalla piccola pesca. Leggi di più.

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