Non soltanto denunciamo chi maltratta gli animali ma utilizziamo tutti gli strumenti legali a nostra disposizione per assicurarci che i colpevoli vadano a processo e siano condannati. Allo stesso tempo, ci battiamo per ottenere l’abolizione di tutte quelle pratiche considerate crudeli dalla maggioranza della popolazione e per l’avanzamento nello status legale per gli animali considerati da reddito, attraverso nuove leggi di protezione sempre più avanzate.
1° processo in Italia per maltrattamento di animali in un allevamento intensivo
Chiuso un allevamento da 10.000 conigli
Chiuso 1 allevamento intensivo di maiali
Fatti chiudere 8 allevamenti di visoni
20+ denunce in seguito alle investigazioni
In seguito al lavoro del team investigativo il nostro ufficio legale si attiva per valutare tutte le possibilità di denuncia. Siamo riusciti in questo modo a portare a processo per maltrattamento di animali, per la prima volta in Italia, i proprietari di allevamenti intensivi. Oltre a far applicare con il massimo rigore le (poche) leggi che tutelano gli animali da reddito, creiamo importanti precedenti giudiziari per la loro tutela.
Con esposti e denunce interveniamo su ogni possibile violazione che riscontriamo negli allevamenti intensivi, anche di tipo sanitario o ambientale. Grazie a questo lavoro siamo riusciti a esporre numerose problematiche, farne parlare i media e ottenere la chiusura e/o importanti sanzioni a decine di allevamenti.
L’obiettivo è una legge che vieti gli allevamenti. di visoni A fianco di una campagna per far approdare in Parlamento la discussione del tema, con l’ufficio legale abbiamo intrapreso numerose azioni di denuncia e strategie legali su singoli allevamenti, che hanno portato alla chiusura di alcuni tra i più importanti in Italia.
Attraverso l’ufficio legale e specifiche campagne lavoriamo per cambiare le leggi che regolamentano l’allevamento, il trasporto e la macellazione degli animali, sia a livello europeo che nazionale. Puntiamo a vietare le pratiche più crudeli diffuse negli allevamenti, ma anche a rendere più stringenti i controlli e più serie le conseguenze per chi compie maltrattamenti.