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A ESSERE ANIMALI
La pratica per ottenere le piume che vengono utilizzate per l’imbottitura di piumini, cuscini, giacche a vento, coperte (per citare gli usi principali) è particolarmente cruenta: esse provengono prevalentemente dallo spiumamento di oche vive allevate in modo intensivo.
La maggior parte di questi allevamenti sono situati per lo più in Francia e nei paesi dell’est europeo come in Polonia e Ungheria. In Italia questa pratica non è molto diffusa e si tratta generalmente di situazioni artigianali o semi intensive.
Negli allevamenti intensivi le oche sono rinchiuse in spazi ristrettissimi, possono arrivare a convivere fino a 5 per metro quadrato.
Durante i primi mesi di vita subiscono due spiumature, eseguite da un addetto che le tiene tra le ginocchia strappandogli il piumino dal petto e dal collo con entrambe le mani, accade che per la noncuranza e la fretta si strappino lembi di pelle, che vengono ricuciti alla meglio dagli stessi operai, senza alcuna anestesia. Questa pratica dolorosa e traumatica definita spiumaggio, viene effettuata per la prima volta all’età di otto settimane, per poi essere ripetuta ogni due mesi.
Quando la qualità delle piume inizia a diminuire le oche vengono mandate al macello, oppure in alcuni allevamenti vengono destinate alla produzione del foie gras (fegato grasso) dove verranno sottoposte al gavage. Si tratta di un’alimentazione forzata che dura diverse settimane, essa avviene tramite un tubo metallico infilato nell’esofago delle oche, con lo scopo di farne ingrossare e ammalare il fegato, per produrre, una volta uccise, il paté di foie gras.
Non tutte le piume provengono da animali spennati vivi. Altre vengono strappate dopo la macellazione, spesso da macchine elettriche. In libertà questi animali vivrebbero 10/15 anni, a causa di questa produzione vengono uccisi a soli 4 mesi d’età.