Non vogliamo più vedere la sofferenza degli animali sfruttati per la pelliccia
Gli allevamenti di animali per la produzione di pelliccia sono luoghi di crudeltà e sofferenza e tengono in piedi una produzione che è ormai del tutto anacronistica. Manca poco per chiedere alla Commissione UE di chiuderli definitivamente.
In Italia l’allevamento per la produzione di pellicce è finalmente stato abolito, ma in altri Paesi europei non è ancora così. Con Fur Free Europe chiediamo di vietare gli allevamenti per la produzione di pellicce e l’importazione e commercio di pellicce in tutto il continente. Più firme raccoglieremo, più pressione faremo sulla Commissione Europea affinché discuta le nostre richieste!
Non vogliamo più vedere animali selvatici in cattività. I bisogni etologici degli animali comunemente sfruttati per la loro pelliccia, come volpi, visoni, procioni e cincillà sono negati all’interno degli allevamenti. In natura questi animali si muoverebbero in ampie aree, scaverebbero tane e alcuni di loro nuoterebbero per chilometri.

© Four Paws
Non vogliamo più vedere animali rinchiusi in gabbie. Questo confinamento causa loro comportamenti stereotipati e stress. Inoltre la rete metallica con cui è costituito il pavimento della gabbia provoca dolore alle zampe degli animali e possono sviluppare dolorose ferite.

© Four Paws
Non vogliamo più vedere animali a cui manca cibo o acqua, che vivono in gabbie spoglie senza nessuno stimolo e che vengono uccisi con metodi crudeli come le camere a gas o con scariche elettriche.

© Humane Society US
Con la campagna Fur Free Europe oltre 60 associazioni per i diritti animali con sedi in 23 Stati membri, tra cui noi, hanno raccolto più di 1 milione e mezzo di firme di cittadini europei che vogliono vedere la fine di un sistema di produzione crudele, superfluo e non etico. Insieme possiamo fermare tutto questo, ma la raccolta firme si chiuderà l’1 marzo: fai la tua parte, firma la petizione!