Rispondiamo alle vostre domande sulla campagna nei confronti di Lidl
La campagna #LidlChickenScandal non si ferma e arriva in Austria, dove oggi viene rilasciata un’indagine in un allevamento che rifornisce anche Lidl. Ecco le risposte alle domande più frequenti che abbiamo ricevuto nelle ultime settimane su questa campagna.
Dopo Italia, Germania e Spagna, la campagna nei confronti di Lidl si sposta in Austria, dove l’organizzazione Verein Gegen Tierfabriken pubblica oggi un’indagine realizzata in un allevamento che rifornisce un macello che vende carne a vari supermercati, incluso Lidl. Le immagini mostrano condizioni di sovraffollamento e sporcizia, carcasse, animali investiti da un operaio dell’allevamento e brutalmente lanciati dentro le cassette per essere trasportati. Anche i polli in questo allevamento sono selezionati geneticamente per crescere il più velocemente possibile.
Con questa campagna chiediamo che Lidl, leader nella grande distribuzione organizzata, sottoscriva lo European Chicken Commitment (ECC): una serie di criteri di benessere animale concordati a livello europeo dalle principali organizzazioni per la protezione dei polli allevati per la loro carne, conosciuti anche come broiler. I punti formulati nel documento, da realizzare entro il 2026, hanno come obiettivo quello di ridurre drasticamente la sofferenza dei polli, attraverso l’adozione di politiche aziendali che affrontino le principali criticità di allevamento e migliorino le condizioni di vita degli animali allevati nelle proprie filiere.
Perché i polli? E gli altri animali?
I polli sono gli animali terrestri più allevati al mondo. Nel 2020 sono stati oltre 70 miliardi quelli macellati nel mondo, di cui solo in Italia oltre 500 milioni. Lo scopo di questa campagna è quello di avere un impatto positivo sul maggior numero di animali possibili.
Cosa sono i broiler?
I broiler sono i polli allevati esclusivamente per la produzione di carne, la maggior parte di loro sono “a rapido accrescimento”, questo significa che in soli 30-40 giorni, quando sono praticamente ancora dei cuccioli, raggiungono il peso ideale di macellazione, cosa che provoca gravi problemi al loro organismo.
Perché Lidl e non un altro supermercato?
In qualità di leader della grande distribuzione, Lidl ha il potere di contribuire a ridurre drasticamente le sofferenze di milioni di polli allevati nelle filiere dei suoi fornitori. Il ruolo dei supermercati nella trasformazione delle filiere produttive, infatti, è fondamentale: grazie alla loro dimensione hanno la capacità di poter intervenire direttamente e indirizzare le proprie filiere, migliorandone le pratiche. Contemporaneamente, possono raggiungere un vasto numero di consumatori contribuendo a una migliore informazione complessiva.
Lidl è presente in Italia con oltre 700 supermercati e in 31 Paesi nel mondo con una rete di oltre 11.550 punti vendita: questo significa che le loro scelte possono avere una vasta ripercussione su scala nazionale e internazionale. Lidl Francia ha già aderito alle richieste dello European Chicken Commitment, ma nel resto d’Europa non l’ha ancora fatto. Essendo così vasta la sua rete, ed essendo presente a livello internazionale, potrebbe incentivare il cambiamento su scala europea.
Altri supermercati hanno aderito all’ECC?
In Italia Eataly, Cortilia, Carrefour Italia hanno adottato l’ECC, mentre Fileni vi ha aderito in qualità di produttore. Nel resto d’Europa sono oltre 300 le aziende che hanno aderito tra cui Auchan, Danone, Subway, bofrost*, Unilever.
Cosa chiede l’ECC?
Nello specifico chiediamo che, entro il 2026, l’azienda firmataria si impegni sottoscrivere criteri migliori per il 100% dei polli allevati nelle proprie filiere, tra cui:
- Rispetto di tutte le leggi e regolamentazioni vigenti nell’Unione Europea, indipendentemente dal Paese di allevamento degli animali.
- Diminuzione della densità di allevamento massima (ora la densità massima può raggiungere anche i 20 polli per m²).
- Utilizzo di razze non ad accrescimento rapido.
- Miglioramento degli standard ambientali, come ad esempio luce naturale, arricchimenti ambientali.
- Eliminazione delle pratiche di stordimento meno efficaci che causano maggiore stress e sofferenza ai polli.
- Rispetto della conformità agli standard descritti sopra attraverso controlli da parte di un ente terzo e pubblicazione di aggiornamenti annuali sul progresso di implementazione di questa politica.
Che problematiche hanno i polli negli allevamenti?

Le problematiche più gravi si possono riassumere in:
- Razze ad accrescimento rapido
- Elevata densità di allevamento
- Lesioni, malattie e morti premature
- Bisogni etologici negati
Scorri la pagina dedicata alla campagna per approfondire le problematiche dei polli negli allevamenti intensivi.
Perché questa campagna?
La missione di Essere Animali è quella di lavorare per porre fine agli allevamenti intensivi e promuovere il passaggio a un sistema alimentare che non preveda il consumo di prodotti animali. Nonostante questo, il nostro impegno è focalizzato su più fronti: da una parte portiamo avanti progetti di sensibilizzazione e promuoviamo l’alimentazione vegetale, anche all’interno delle aziende e delle mense, incentiviamo proposte di legge per vietare pratiche crudeli e cambiare il sistema di allevamento, mentre con le azioni legali cerchiamo di frenare i diffusi casi di maltrattamento e creare un cambiamento anche nelle aule di tribunale.
Gli impegni che chiediamo alle aziende e le campagne come questa sono un altro tassello che si aggiunge al nostro lavoro, per ottenere cambiamenti e ridurre la sofferenza nell’immediato per i milioni di animali che purtroppo sono ancora oggi vittime dell’industria alimentare. Solo in Italia centinaia di milioni di animali ogni anno, più di un miliardo se includiamo i pesci, passano la loro vita in condizioni terribili, chiusi in gabbia, allevati in condizioni di sovraffollamento in ambienti spogli o sottoposti a pratiche cruente, ma perfettamente legali. Di fronte a questa situazione riteniamo urgente e necessario intervenire per eliminare le pratiche più lesive per gli animali e ridurre fin dall’immediato le loro sofferenze.
Firma la petizione
Abbiamo bisogno del tuo aiuto per fermare la sofferenza dei polli: firma la petizione e se vuoi fare ancora di più iscriviti al nostro Action Center!