La campagna europea verso Lidl in difesa dei polli


Brenda Ferretti
Campaigns manager

Qualche settimana fa assieme alle principali organizzazioni europee per la protezione degli animali abbiamo lanciato una campagna verso Lidl per chiedere migliori condizioni di vita dei polli da carne. Oggi rilasciamo una nuova indagine realizzata in Spagna.

Lidl, presente in 31 Paesi nel mondo con una rete di oltre 11.550 punti vendita, è tra le aziende che non hanno ancora sottoscritto lo European Chicken Commitment (ECC) — fatta eccezione per Lidl Francia, dove l’azienda ha già mosso i primi passi per migliorare le condizioni dei polli. 

Lo European Chicken Commitment è un impegno che contiene una serie di criteri minimi con il quale le aziende potrebbero garantire standard più elevati per i polli allevati. Questo impegno ha l’obiettivo importante di ridurre la sofferenza di questi animali, che sono i numericamente più sfruttati, attraverso l’adozione di politiche aziendali che affrontano le principali criticità di allevamento. Si stima che con la sua implementazione due terzi delle peggiori sofferenze di un pollo allevato possano essere evitate.

La campagna #LidlChickenScandal

La campagna indirizzata a Lidl, leader della grande distribuzione, ha preso il nome di #LidlChickenScandal, ed è stata lanciata il 25 ottobre in Italia e in altri 15 paesi europei attraverso la diffusione di una video investigazione che documenta le condizioni di un grande allevamento di polli allevati per la loro carne situato in Germania e appartenente a un fornitore di Lidl. Le immagini del reportage, catturate dall’organizzazione spagnola Equalia, mostrano capannoni affollati di animali — molti dei quali malati, deformi o in agonia — ma anche atti di violenza di alcuni operatori nei confronti degli animali.

Ad oggi la nostra petizione ha raccolto oltre 12 mila firme, un vero successo, ma abbiamo bisogno di continuare a fare pressione per esortare Lidl a impegnarsi per i polli da carne. Grazie al nostro Action Center, il team di web attivisti e attiviste che agiscono in supporto alle campagne, abbiamo realizzato diverse azioni online dirette a Lidl, con le quali abbiamo informato le consumatrici e i consumatori sui problemi di sofferenza animale legati ai prodotti a base di pollo presenti nei punti vendita di Lidl: abbiamo inviato migliaia di commenti sui social di Lidl, tweet, nonché centinaia di email dirette all’azienda, per dare un forte e chiaro messaggio.

Nuova indagine in allevamenti di un fornitore di Lidl Spagna

Oggi la Open Wing Alliance, di cui facciamo parte, ha rilasciato una nuova indagine realizzata ancora da Equalia, questa volta in allevamenti di un fornitore di Lidl Spagna, in cui l’organizzazione ha riscontrato ancora una volta le problematiche già documentate nell’allevamento in Germania. Sovraffollamento, rapido accrescimento che porta a deformazioni e sofferenze, morte precoce, problemi all’apparato locomotorio, carenze igienico-sanitarie, ma anche violenze da parte degli operatori.

La nostra campagna nei confronti di Lidl continuerà finché l’azienda non si impegnerà, con la sottoscrizione dell’ECC, a garantire standard più elevati ai polli allevati, risparmiando loro le sofferenze insite negli allevamenti intensivi.

Firma la petizione

Abbiamo bisogno del tuo aiuto per fermare la sofferenza dei polli: firma la petizione e se vuoi fare ancora di più iscriviti al nostro Action Center!