Mense per il clima: una campagna per cambiare le mense universitarie in Italia


Valentina Taglietti
Food Policy Manager

Con il progetto MenoPerPiù, Essere Animali convolgerà la popolazione universitaria e lancerà un appello per chiedere piatti a basso impatto ambientale nelle mense degli atenei italiani

Chi studia lo sa bene: nella maggior parte delle mense universitarie il menu è uguale da sempre. Piatti che oltre a non essere adeguati alle esigenze della popolazione studentesca, sono spesso anche insostenibili dal punto di vista ambientale: carne tutti i giorni, latticini nascosti in ogni piatto e un’offerta vegetale a base di ceci sconditi, pasta al pomodoro e qualche insalata.

L’offerta di questi prodotti è in contrasto con le indicazioni della comunità scientifica che raccomanda di preferire i legumi come fonte proteica — sia per la salute che per l’ambiente. La produzione di carne e latticini è infatti basata su un sistema inefficiente, responsabile di alte emissioni di gas serra, deforestazione, spreco di acqua potabile e terre agricole. E questo gli studenti e le studentesse lo sanno: sono sempre di più quelli attenti alla questione ambientale e a ridurre i consumi di prodotti animali. 

Dai dati raccolti da Nomisma sappiamo che il 26% della popolazione italiana sta eliminando o riducendo il consumo di carne e 1,5 milioni di italiani sono vegan, mentre l’88% fa scelte sostenibili quando acquista prodotti alimentari e bevande.

Secondo la comunità scientifica, integrare le proposte vegetali nella nostra alimentazione è lo strumento più efficace per frenare la crisi climatica e migliorare i problemi di salute pubblica.

Alcune rinomate università europee — a Berlino e nel Regno Unito — per ridurre le emissioni di gas serra hanno già intrapreso questa via, limitando o eliminando carne e derivati. Una scelta che è nata anche dalle richieste di studenti e studentesse.

Che cosa vuole realizzare MenoPerPiù

Con il nostro progetto MenoPerPiù abbiamo deciso di intervenire e dare voce a studentesse e studenti. Il nostro obiettivo è che almeno il 50% dei menu siano vegetali.

A settembre, con l’Università di Firenze, abbiamo proposto un menu interamente veg per 250 persone. Confrontando l’impatto ambientale delle nostre ricette con la proposta tradizionale della mensa abbiamo risparmiato il 33% d’acqua e il 75% di emissioni — 3 volte un viaggio in macchina Bolzano-Reggio Calabria.

In Italia ci sono 86 istituzioni universitarie — telematiche escluse — per un totale di 1,8 milioni di persone iscritte. Se queste potessero trovare facilmente in mensa dei piatti veg, buoni ed economici, con cui ridurre il consumo di carne, l’impatto positivo sull’ambiente sarebbe enorme.

È il momento di cambiare le mense universitarie

Lo ribadiamo: la produzione di carne e derivati ha infatti un enorme impatto sulle emissioni di gas serra, sulla deforestazione e sullo spreco di acqua potabile e di terre agricole. Con la nuova campagna “Mense per il clima” di MenoPerPiù vogliamo agevolare la transizione verso una mensa che guardi al presente e al futuro — soprattutto in un luogo come l’università, dove la costruzione del futuro dovrebbe essere la base.