MenoPerPiù: il nostro progetto per cambiare le mense approda all’Università di Firenze


Valentina Taglietti
Food Policy Manager

Il lavoro di MenoPerPiù, il nostro programma che supporta le aziende nella promozione di una sana alimentazione, vegetale e a basso impatto ambientale, si sta espandendo. Stasera saremo infatti all’evento Scienzestate organizzato dall’Università di Firenze.

Da qualche mese MenoPerPiù sta dialogando con l’Università degli Studi di Firenze e l’Azienda della Regione Toscana per il Diritto allo Studio Universitario (ARDSU) con l’obiettivo di aumentare le proposte vegetali nella mensa universitaria fiorentina. L’ARDSU, che si occupa di alloggi e ristorazione collettiva universitaria a livello regionale, ha risposto positivamente fin da subito, organizzando corsi di aggiornamento sulla cucina vegetale per il proprio personale.

Per presentare alcune proposte del nuovo menu universitario e fare sensibilizzazione sul tema, MenoPerPiù e ARDSU parteciperanno all’evento Scienzestate di stasera, dalle 17 alle 22. Oltre agli incontri divulgativi con i ricercatori, ci saremo anche noi con giochi e attività per adulti e bambini: l’obiettivo è di spiegare l’impatto della nostra alimentazione sul pianeta, e lo faremo con numeri alla mano.

Ma non ci siamo fermati a questo: abbiamo anche chiesto e ottenuto che stasera la mensa serva un menu 100% vegetale. I due primi e i due secondi che prevedevano ingredienti di origine animale saranno quindi sostituiti da piatti veg, le cui ricette sono firmate dal nostro chef Emanuele Giorgione.

Per quantificare il risparmio di gas serra e acqua abbiamo stimato l’impronta carbonica e idrica del menu prima e dopo il nostro intervento. Ci siamo affidati a una banca dati open source e abbiamo calcolato l’impatto di ogni piatto, poi moltiplicato per il numero delle porzioni che verranno preparate quella sera. Il calcolo è indicativo, in quanto non abbiamo a disposizione l’analisi Life Cycle Assessment per ogni prodotto, né sappiamo l’effettivo consumo energetico della strumentazione di cucina.

In questo modo abbiamo scoperto di aver risparmiato:

  • il 75% di emissioni di CO2, pari a 439 kg di CO2eq: tre volte quanto il consumo di un’automobile per coprire la tratta Reggio Calabria-Bolzano
  • il 33% d’acqua, vale a dire oltre 145.000 litri: il consumo annuale di 200 persone!

L’obiettivo del DSU è rendere almeno il 30% della loro proposta 100% plant-based: dei tre primi piatti e tre secondi piatti serviti ogni giorno, uno sarà sempre vegetale, così come tutti e tre i contorni. Niente più piselli con pancetta o verdure gratinate al formaggio, ma tante nuove proposte adatte a tutte e tutti.

Valentina Taglietti ed Emanuele Giorgione nella mensa della sede bergamasca di Alfaparf, una multinazionale italiana di prodotti cosmetici che ha aderito al progetto MenoPerPiù.
© Essere Animali

Bisogna agire: il futuro è veg

Il 26% della popolazione italiana sta eliminando o riducendo il proprio consumo di carne e 1,5 milioni di persone nel Paese segue già un’alimentazione vegan. Ma si può fare molto di più: le mense universitarie sono luoghi importanti su cui agire, ed è il motivo per cui questa collaborazione di MenoPerPiù è solo l’inizio di un importante progetto su tutto il territorio nazionale.