La tutela degli animali è tra i temi sensibili dei partiti impegnati alle prossime elezioni?


Simone Montuschi
Presidente

Secondo l’analisi dei programmi elettorali realizzata insieme alle associazioni animaliste firmatarie dell’appello #AncheGliAnimaliVotano, la tutela degli animali è ancora poco presente nei programmi elettorali. 

Essere Animali è tra le 13 associazioni animaliste italiane che ha messo a confronto i programmi elettorali che i principali partiti propongono per le prossime elezioni del 25 settembre. L’analisi vuole essere uno strumento utile per consentire agli elettori di conoscere in modo trasparente la posizione dei candidati firmatari sulle questioni legate alla tutela e al benessere degli animali, attraverso la pubblicazione nel corso dei prossimi giorni degli impegni assunti sul sito internet dedicato www.ancheglianimalivotano.it.

Una panoramica generale

Nella campagna elettorale la tutela degli animali domestici e la prevenzione del randagismo sono presenti nei programmi di diverse forze politiche, molto meno un tema centrale per il nostro lavoro: il collegamento fra la necessità del contrasto ai cambiamenti climatici e le condizioni degli animali negli allevamenti intensivi

Se tutti i partiti sono consapevoli della necessità di sviluppare azioni concrete in materia di ambiente per far fronte alla crisi climatica, quando si entra nello specifico della tutela degli animali la situazione cambia. Manca nella maggior parte dei programmi la volontà di avviare le azioni necessarie per abbandonare il sistema intensivo di allevamento, così deleterio per animali e ambiente.

Le prime adesioni

Alleanza Verdi – Sinistra, Movimento 5 Stelle, Unione Popolare e Italexit sono i primi partiti che hanno scelto di dedicare un intero capitolo del proprio programma elettorale alla tutela degli animali e di aderire a tutte le 6 macro-aree di intervento individuate da ALI, Animal Equality Italia, Animalisti Italiani, CiWF Italia, ENPA, Essere Animali, Humane Society International/Europe, LAC, LAV, LEIDAA, LNDC Animal Protection, OIPA e Save the Dogs and Other Animals nel manifesto “Anche gli animali votano”, elaborato come programma destinato a partiti, candidati premier e candidati al Parlamento. Anche Italia Sovrana e Popolare ha aderito completamente al manifesto.

Nel caso di Italexit e Unione Popolare, l’impegno completo è stato assunto in occasione di incontri e confronti con le associazioni e successivamente confermato per iscritto dai responsabili nazionali, mentre il programma online risulta più sintetico ed elenca soltanto alcune tematiche ritenute prioritarie.

I punti cardine su cui i due partiti hanno preso impegni precisi, facendo proprie tutte le proposte avanzate dalle 13 associazioni animaliste, incluse tematiche potenzialmente divisive come il superamento della sperimentazione animale, una moratoria sull’apertura di nuovi allevamenti intensivi, la realizzazione di un programma di riduzione degli animali allevati e ancora il divieto dell’utilizzo degli animali in circhi, spettacoli viaggianti, feste ecc. 

Tutela degli animali domestici: un impegno condiviso

A prescindere da chi vincerà il 25 settembre, stando a quanto dichiarato nei programmi elettorali, il prossimo Parlamento e il prossimo Governo saranno impegnati a istituire finalmente la figura del Garante nazionale dei diritti degli animali, a inasprire e rendere più efficaci le pene contro i maltrattamenti degli animali, a rendere meno costosa la vita delle famiglie che vivono con animali rendendo equa l’IVA su cibo e prestazioni veterinarie.

Questi sono sostanzialmente i punti unificanti dei programmi di Lega, Pd, M5S, Forza Italia, Verdi-Sinistra, M5S, Fratelli d’Italia, +Europa, Unione Popolare e Italexit che hanno quindi su questo recepito l’appello #ancheglianimalivotano lanciato a inizio agosto dalle associazioni animaliste firmatarie dell’omonimo appello. 

Le criticà

Nessun riferimento alla salvaguardia e benessere degli animali è stato inserito invece nei programmi di Azione – Italia Viva Calenda, Italia Sovrana e Popolare e di Alternativa per L’Italia – No Green Pass. Nel programma di Governo del centrodestra è stato inserito in negativo l’obiettivo di “contrastare la proliferazione degli animali selvatici” vale a dire aumentare periodi e territori aperti alla caccia. 

A esclusione di Alleanza Verdi – Sinistra, Movimento 5 Stelle, Unione Popolare, Italexit e Italia Sovrana e Poplare che hanno aderito al manifesto “Anche gli animali votano”, nei programmi elettorali di molti partiti vi è un grande assente: la protezione degli animali allevati a fini alimentari, una tematica fortemente legata alla crisi climatica essendo il sistema intensivo di allevamento, oltre che crudele nei confronti degli animali, anche insostenibile per l’ambiente. Al di là del fatto innegabile che questi temi siano importanti per una fetta crescente della popolazione, si tratta di intraprendere azioni urgenti per invertire un sistema i cui danni sono sotto gli occhi di tutti. 

Le associazioni animaliste firmatarie del manifesto #AncheGliAnimaliVotano che viene sottoposto in questi giorni alla firma anche dei singoli candidati alla Camera e al Senato, seguiranno attentamente le attività del Parlamento e del futuro Governo e controlleranno il rispetto degli impegni assunti così come cercheranno di creare maggioranze parlamentari sui singoli punti d’impegno proposti per un Paese più giusto per gli animali e quindi più giusto per tutte e tutti.