Interrogazione alla Regione Lombardia dopo la nostra indagine in un allevamento di maiali


Simone Montuschi
Presidente

L’8 giugno il Consigliere regionale di minoranza Luigi Piccirillo (M5S) ha presentato un’interrogazione orale a risposta scritta — annunciata nella seduta del 14 giugno — su due allevamenti suinicoli di Sant’Angelo Lodigiano, uno dei quali denunciato da Essere Animali dopo un’indagine. 

La nostra investigazione metteva in luce maltrattamenti, crudeltà e problematiche igienico-sanitarie molto gravi. Abbiamo documentato animali con ferite e lesioni, numerosi cadaveri di cuccioli abbandonati in decine di secchi, suinetti morti e agonizzanti, assenza di arricchimenti ambientali nelle gabbie e vistose carenze a livello igienico-sanitario, con animali costretti a vivere nelle loro deiezioni e la presenza diffusa di ratti.

Una nostra telecamera nascosta ha ripreso comportamenti crudeli e in alcuni casi illegali del personale, come ad esempio l’uccisione violenta di due suinetti malati.

Dopo l’investigazione abbiamo sporto denuncia alla Procura della Repubblica di Lodi per uccisione e maltrattamento di animali, nei confronti del legale rappresentante e dei lavoratori coinvolti e abbiamo inviato un esposto ai NAS. Grazie alla nostra denuncia, il titolare e la società che ha fornito i maiali hanno ricevuto sanzioni per 3.136 euro ciascuno; il veterinario dell’allevamento è stato invece sanzionato per 4.099 euro per non aver inserito sul portale ministeriale le scorte di farmaci presenti in azienda. 

Cosa chiede l’interrogazione

Con l’interrogazione, il Consigliere Piccirillo chiede alla Giunta e all’Assessore al Welfare della regione Lombardia Letizia Moratti:

  • Di sollecitare una maggiore accuratezza dei controlli sul benessere animale, la gestione e la salubrità dell’ambiente circostante, che la Regione dovrebbe richiedere alla ATS competente subito dopo che vengono impartire le prime prescrizioni e quindi subito dopo un controllo che evidenzi criticità nella gestione degli allevamenti;
  • Di innalzare la percentuale di allevamenti che devono essere sottoposti a controllo, con ispezioni più frequenti e non programmate, assicurando che l’attività di controllo si riveli efficace e con un buon coordinamento tra le diverse aree deputate ai controlli, a garanzia di una corretta individuazione delle situazioni critiche e attuazione degli interventi correttivi;
  • Di avviare una riforma estesa delle disposizioni normative regionali sulla protezione degli animali utilizzati a scopo alimentare.
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© Essere Animali

Bisogna che le cose cambino

Anno dopo anno, le nostre indagini continuano a documentare irregolarità diffuse negli allevamenti intensivi italiani, alcuni dei quali produttori di quelle che vengono considerate “eccellenze” del Made in Italy. Irregolarità che spesso vengono reiterate. 

In questo caso specifico, abbiamo scoperto che prima della nostra indagine, nell’allevamento di Sant’Angelo Lodigiano nel 2020 erano già state rinvenute irregolarità di diverso tipo riferite alle norme sul benessere animale, motivo per cui l’azienda aveva ricevuto dalla ATS dettagliate prescrizioni da seguire per risolvere le problematiche di benessere animale emerse in sede di controllo. 

Le problematiche emerse due anni fa sono le stesse che Essere Animali ha documentato più tardi. In altre parole: è chiaro che i controlli ad oggi non sono sufficienti, anche quando un allevamento è già stato trovato in violazione della normativa. Il problema è sistemico, e per questo chiediamo che finalmente venga concepito un piano che preveda una transizione verso la fine degli allevamenti intensivi.