Essere Animali e Animal Equality in azione insieme in un allevamento di suini, dove scrofe in gabbia, suinetti morti e animali feriti sono all’ordine del giorno e verrebbero etichettati come “benessere animale” dalla proposta del Ministro Patuanelli.
Assieme alle altre associazioni che fanno parte della coalizione italiana contro le #BugieinEtichetta, lanciamo oggi un appello pubblico al Presidente e capo politico del Movimento 5 Stelle, Giuseppe Conte per fermare o modificare il decreto truffa sul benessere animale.
Contemporaneamente, divulghiamo le immagini di un’azione congiunta realizzata all’interno di un allevamento intensivo di suini. Insieme ad Ombretta Alessandrini, Campaigns Coordinator di Animal Equality, dopo tante proteste portate avanti insieme, abbiamo voluto realizzare questa azione e unire le voci delle due associazioni per mostrare le reali condizioni di queste strutture. Definire benessere animale i prodotti che arrivano da allevamenti intensivi, senza un chiaro percorso di transizione e un’etichettatura progressiva e trasparente per i consumatori, è un grave rischio.

Domani, durante la Conferenza Stato-Regioni, si terrà il voto sul decreto che istituirebbe l’etichetta volontaria Benessere Animale (SQNBA) in tutta Italia e il Movimento 5 Stelle ha oggi l’occasione e il potere di fare la propria parte per milioni di animali e di consumatori. Il decreto, senza significative modifiche, realizzerebbe una vera e propria #BugiaInEtichetta nei confronti di cittadini-consumatori e, ovviamente, sarebbe un irrimediabile danno per il benessere degli animali negli allevamenti.
Per questo, con l’appello al Presidente Giuseppe Conte e al Movimento 5 Stelle vogliamo richiamare l’attenzione sulla linea politica promossa e portata avanti dal M5S, per tramite del ministro Patuanelli, che se rimanesse tale sarebbe nettamente in contrasto con le attese e la fiducia riposta da milioni di italiani.
Le immagini di Essere Animali e Animal Equality
Per denunciare la gravità della proposta attuale, assieme ad Animal Equality, abbiamo raccolto foto e testimonianze da questo allevamento intensivo, che potrebbe essere considerato uno dei luoghi del “benessere animale”: scrofe in gabbia, suinetti morti, animali feriti, stressati e maiali costretti a convivere ancora vivi con cumuli di animali deceduti all’interno delle gabbie.
Le gabbie stesse sono state indicate dalla Commissione europea come una delle pratiche più crudeli dell’industria e per questo l’intenzione delle istituzioni è quella di vietarle entro il 2027. A questo si aggiunge che l’Italia è attualmente in violazione delle direttive europee per quanto riguarda il taglio routinario della coda dei suinetti, una pratica che viene eseguita, legalmente grazie alla deroga, in maniera indiscriminata e senza anestesia su oltre l’80% dei maiali nel nostro Paese, nonostante sia vietata per legge [dati Ministero della Salute, 2022].

La soluzione a queste bugie in etichetta c’è
Ad oggi, il Ministro delle Politiche Agricole Stefano Patuanelli ‒ senatore eletto dai cittadini tra le fila del Movimento ‒ non ha mostrato la minima intenzione di rivedere la proposta di decreto che finirebbe per bollare queste crudeltà e queste violazioni come “benessere animale”, nascondendo agli occhi dei consumatori le reali condizioni di allevamento degli animali.
Il Ministro, infatti, finora ha sempre rifiutato di dar seguito alle richieste delle 14 associazioni della coalizione contro le #BugieinEtichetta, che rappresentano non solo centinaia di migliaia di cittadini che hanno a cuore animali, ambiente e diritti dei consumatori, ma che hanno anche costantemente proposto soluzioni concrete per modificare un’etichetta che, così com’è stato concepita, sarebbe una vera e propria truffa nei confronti dei cittadini.
La soluzione di merito c’è ed è a portata di mano, serve un intervento politico urgente per evitare che i soldi pubblici di milioni di cittadini e consumatori italiani vengano utilizzati nel modo peggiore.
*Le associazioni che aderiscono alla coalizione sono: Animalisti Italiani, Animal Law Italia, Animal Equality, CIWF Italia Onlus, Confconsumatori, ENPA, Essere Animali, Greenpeace, LAV, LEIDAA, Legambiente, OIPA, The Good Lobby, WWF Italia