In UE la maggioranza dei cittadini vuole nuove leggi sul benessere animale
La Commissione europea ha pubblicato i risultati della consultazione pubblica sul benessere degli animali allevati in UE. I risultati sono incontrovertibili: la maggior parte dei cittadini europei è a favore di un miglioramento decisivo delle condizioni degli animali.
Avviata lo scorso ottobre e conclusa a gennaio 2022, questa consultazione si inserisce nell’ambito della revisione della legislazione dell’Unione Europea sul benessere degli animali prevista entro il 2023, come specificato nella strategia Farm to Fork. Con quasi 60 mila partecipanti, è la prima consultazione europea a coinvolgere un numero così grande di cittadini. L’iniziativa ha il pregio, da una parte, di far conoscere l’opinione di cittadini, rappresentanti dell’industria, autorità pubbliche e ONG sull’adeguatezza della normativa vigente in UE in fatto di benessere animale, e, dall’altra, di raccogliere pareri su come le disposizioni attuali possono essere migliorate.
Noi di Essere Animali abbiamo partecipato compilando il questionario e chiedendo ai web attivisti del nostro action center di fare lo stesso. La stragrande maggioranza di chi ha preso parte alla consultazione ha espresso opinioni allineate con le nostre richieste e quelle di altre organizzazioni per la protezione degli animali.
9 persone su 10 ritengono che:
- la legislazione vigente non garantisce una tutela adeguata e uniforme per tutte le specie allevate in UE;
- nella normativa UE dovrebbero essere introdotti dei requisiti di benessere animale specifici anche per altre specie oltre che per quelle già considerate nella legislazione attuale;
- dovrebbe essere introdotto un divieto dell’utilizzo delle gabbie negli allevamenti entro massimo 5 anni, e di un limite massimo per la durata del viaggio degli animali vivi trasportati in UE;
- dovrebbe essere vietata l’esportazione di animali vivi in paesi extra-UE, e di trasporto dei vitelli non svezzati e di altre categorie di animali vulnerabili (come gli animali in stato di gravidanza avanzato);
- non dovrebbe essere consentito l’utilizzo di bagni di acqua elettrificata per lo stordimento del pollame e l’uccisione dei pulcini maschi nel primo giorno di vita;
- dovrebbero essere adottate regole specifiche per l’uccisione dei pesci in allevamento;
- dovrebbe essere introdotta un’etichetta che specifichi le condizioni di allevamento degli animali e 8 su 10 ritengono che questa debba contenere informazioni anche sul trasporto e la macellazione degli animali.
Infine, 6 su 10 non ritengono di essere sufficientemente informate sul modo in cui gli animali sono allevati in UE. 8 su 10 sono favorevoli al divieto del taglio della coda dei suini.
Le richieste dei cittadini devono essere ascoltate
Ora finalmente le istituzioni sanno ciò che i cittadini europei pensano e chiedono democraticamente che venga attuato. Una revisione della normativa UE sul benessere degli animali è urgente e necessaria, e la sua applicazione deve essere migliorata ed estesa a più specie. Rimaniamo in attesa di vedere la proposta della Commissione europea, sperando che le aspettative di tutte e tutti non vengano tradite.
Cogliamo l’occasione per ringraziare di cuore tutti gli attivisti e le attiviste che hanno partecipato insieme a noi alle consultazioni.