Trasporto animali vivi: il Parlamento UE delude le aspettative

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Trasporto animali vivi: il Parlamento UE delude le aspettative


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Claudio Pomo
Responsabile sviluppo

Il Parlamento europeo ha perso un’occasione importante per rafforzare e migliorare le raccomandazioni della Commissione ANIT e mettere il benessere degli animali al centro della revisione della normativa sul trasporto.

Le raccomandazioni approvate ieri dal Parlamento Europeo in materia di trasporto degli animali sono insufficienti, e non pongono fine a pratiche crudeli ampiamente documentate e alla sofferenza degli animali trasportati ogni giorno verso allevamenti e macelli. Tutto questo, tra l’altro, proprio in un momento in cui la Commissione europea si sta preparando a procedere con la revisione del regolamento sul trasporto, che, tra le altre cose, vuole allineare alle più recenti evidenze scientifiche. Ma facciamo un passo indietro.

Le raccomandazioni della Commissione di inchiesta

Nel giugno 2020 è stata istituita la Commissione d’inchiesta sulla protezione degli animali durante il trasporto (ANIT) per indagare su presunte violazioni nell’applicazione del “Regolamento sui trasporti” (Regolamento (CE) n. 1/2005 del Consiglio sulla protezione degli animali durante il trasporto). Si tratta della prima inchiesta nella storia del Parlamento europeo sul benessere degli animali.

Dopo diversi mesi di lavoro, la Commissione ha realizzato un report e relative raccomandazioni che sono state votate il 2 dicembre e presentate per l’adozione proprio ieri. 

Il report finale di ANIT prende atto e descrive in maniera chiara le attuali problematiche principali legate al trasporto di animali vivi, alle lacune del regolamento e alla sua scarsa applicazione. Le raccomandazioni tuttavia non propongono nessuna soluzione a alcune problematiche urgenti evidenziate nel report, e per molte di esse si limitano a suggerire dei miglioramenti insufficienti invece di chiedere con fermezza urgente un cambiamento concreto.

Eurogroup for Animals ha dichiarato che le raccomandazioni della Commissione ANIT sono un’occasione persa per promuovere un cambiamento sistemico, poiché propongono solo dei miglioramenti minori.

Proprio per questo motivo il 30 novembre abbiamo partecipato a un’azione organizzata da Eurogroup for Animals davanti al Parlamento europeo per chiedere un divieto al trasporto di animali vivi su lunghe distanze e all’esportazione di animali vivi.

Che cosa ha votato il Parlamento europeo

Ad aprile dell’anno scorso abbiamo documentato i lunghissimi viaggi che devono affrontare gli agnelli diretti al macello per il periodo pasquale.
© Essere Animali

Le raccomandazioni sono state adottate così come presentate nel testo approvato lo scorso dicembre dai membri della Commissione ANIT, senza intervenire sulle criticità e migliorare i contenuti proposti. Anzi, su alcuni si sono fatti persino dei passi indietro.

Nello specifico, gli europarlamentari oggi hanno respinto una serie di emendamenti, tra cui:

  • la richiesta di vietare il trasporto di animali in stato di gravidanza avanzato (inteso come +40% della gestazione); mentre il divieto di trasportare animali molto giovani (bovini, ovini, caprini o suini, ed equidi domestici) di età inferiore ai 35 giorni di vita è stato fatto decadere. Il limite minimo di 4 settimane di età per il trasporto è rimasto solo per i vitelli;
  • l’invito a formulare una definizione di “durata del viaggio” che si riferisca all’intero periodo di movimento, incluso il tempo di carico e scarico degli animali. In questo modo, anche il limite di 8 ore previsto dalle raccomandazioni – solo per il trasporto su strada di animali destinati al macello – è indebolito.

In relazione alle nostre richieste, nelle raccomandazioni votate manca:

  • il divieto chiaro di esportazione di animali vivi verso Paesi extra UE;
  • il limite massimo di 8 ore per il trasporto di animali vivi, ossia, il divieto di trasporto di animali vivi su lunghe distanze;
  • il divieto di trasporto di animali non svezzati e in stato di gravidanza avanzato (+40% di gestazione).

In relazione alle nostre richieste, nelle raccomandazioni votate è presente:

  • il limite massimo di 4 ore di trasporto per i conigli e il pollame;
  • riduzione e sostituzione del trasporto di animali vivi “per quanto possibile” con quello di carne e carcasse, e semi e embrioni. Tuttavia in termini troppo moderati, che lasciano troppo spazio all’interpretazione.

Il voto di ieri è ancora più deludente

Il voto del Parlamento di ieri è un passo indietro rispetto alle già limitate raccomandazioni della Commissione ANIT. Eleonora Evi, europarlamentare di Europa Verde, ha dichiarato: «Oggi il Parlamento europeo aveva l’opportunità di dire basta ad un sistema di crudeltà a e sfruttamento, con un messaggio chiaro su quelle che devono essere le nuove norme europee sul trasporto animale. Niente di tutto ciò. A causa degli emendamenti peggiorativi dei gruppi politici di appartenenza di Forza Italia, Pd e Italia Viva, si è fatto addirittura un passo indietro rispetto al testo votato in Commissione».

Il nostro appello ora è che nel processo di revisione del regolamento sui trasporti le istituzioni europee, in particolare la Commissione Europea, vadano oltre le raccomandazioni votate in Parlamento e si impegnino ad ascoltare e adottare le nostre richieste.

Questo non è solo ciò che vogliono le associazioni animaliste, ma anche i cittadini europei che hanno espresso chiaramente il loro interesse affinché il benessere degli animali sia rispettato. Proprio in questo momento in migliaia stanno partecipando alla consultazione pubblica sulla revisione della normativa UE sul benessere animale.

Riuscirà la Commissione UE a fare ciò che i cittadini europei chiedono e cioè mettere fine alle pratiche più crudeli del trasporto di animali vivi?


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