Dopo aver letto questo articolo non mangerai più carne di pollo


Maria Mancuso
Web content editor

Gli allevamenti di polli sono luoghi tremendi, dove gli animali vivono una breve vita piena di sofferenza. Vengono imbottiti di antibiotici e sono vulnerabili a virus come l’aviaria. Ma non solo: sono anche luoghi insostenibili a livello ambientale e dove spesso le persone che ci lavorano sono sfruttate.

Mentre il consumo di carne rossa in Italia diminuisce, quello di carne di pollo non si arresta, tanto che nel 2018 ha sfiorato i 20 kg pro capite. Nel 2019 nel nostro Paese sono stati macellati 511 milioni di polli: un numero enorme. In questo momento in Italia risultano aperti 2748 allevamenti di polli per la produzione di carne, con al loro interno quasi 75 milioni di animali, ben oltre il numero dei residenti.

Ma in quali condizioni vivono questi animali e come funzionano questi allevamenti? Ne parliamo in questo articolo, e se ancora mangi pollo, probabilmente ti passerà la voglia di continuare a farlo.

I polli di oggi sono dei mostri di Frankenstein

Nelle nostre indagini abbiamo documentato frequentemente polli che faticano ad alzarsi in piedi.
© Essere Animali

Nel mondo, il 90% dei polli destinati a diventare carne sono della razza broiler, vale a dire degli ibridi selezionati geneticamente per crescere più in fretta possibile. Il loro petto (la parte del loro corpo più appetibile per il mercato) diventa presto talmente grande che dopo poche settimane fanno fatica a reggersi in piedi o muoiono perché non riescono più a muoversi. Molto spesso presentano danni allo scheletro, dermatite da contatto, irregolarità anatomiche e sindrome della morte improvvisa.

La carne di pollo contiene antibiotici

Durante le ispezioni negli allevamenti i nostri investigatori trovano sempre una grande quantità di farmaci.
© Essere Animali

Gli allevamenti di polli sono troppo grandi e il numero di animali rinchiusi talmente elevato che non è possibile trattare singolarmente ogni individuo malato. Per questo motivo vengono somministrati antibiotici a tutti gli animali in via preventiva, mischiati con l’acqua negli abbeveratoi. Questa pratica è considerata pericolosa perché può promuovere lo sviluppo di batteri resistenti ai farmaci, pericolosi anche per l’essere umano.

Può contenere batteri come la salmonella

macello di polli industriale
In Italia nel 2019 sono stati macellati 511 milioni di polli.
© iStock

Come spiega l’Istituto Superiore di Sanità, la salmonella è «l’agente batterico più comunemente isolato in caso di infezioni trasmesse da alimenti». Ne esistono vari tipi, alcuni dei quali sono responsabili di oltre la metà delle infezioni gastrointestinali registrate in Occidente. Nel 2015 i Nas hanno rilevato irregolarità sulle analisi effettuate in prodotti finiti crudi a base di pollo a marchio Amadori, contaminati da salmonella.

La carne di pollo non è magra

La carne di pollo è considerata erroneamente più salutare rispetto alle carni rosse, definite “potenzialmente cancerogene” dallo IARC.
© Envato

Si pensa che la carne di pollo sia povera di grassi, ma non è così. Secondo il dottor Michael Greger, esperto in alimentazione vegetale, «passare dalla carne rossa alla carne bianca probabilmente non farebbe alcuna differenza [sul colesterolo]. E non è davvero una sorpresa, visto quanto grasso abbiamo modificato geneticamente i polli in questi giorni – fino a 10 volte più grassi di quelli che avevano un secolo fa».

Quando arrivano al macello sono dei cuccioli

pulcino senza mamma - festa della mamma
La vita media di un pollo in condizioni naturali è di circa 8 anni, mentre negli allevamenti oscilla tra i 45 e i 50 giorni.
© Essere Animali

I broiler raggiungono il peso adatto alla macellazione a sole 6 settimane di vita, poco più di un mese. Ma non va meglio alle altre specie: quasi tutti gli animali allevati intensivamente finiscono al macello quando sono ancora dei cuccioli. Va ancora peggio ai pulcini nati dalle galline sfruttate per la produzione di uova: considerati degli scarti, vengono tritati vivi a poche ore dalla nascita.

Sono animali intelligenti e affettuosi

Negli anni abbiamo salvato diversi animali dagli allevamenti: ora vivono liberi nei rifugi.
© Essere Animali

Secondo molti studi, i polli sono alla pari di molti mammiferi in termini di livello di intelligenza, raffinatezza emotiva e interazione sociale. La loro pelle contiene numerosi tipi di recettori per la temperatura, la pressione e il dolore. Il loro becco è un complesso organo sensoriale con numerose terminazioni nervose che serve a numerose attività. Appena nati i pulcini sono già capaci di riconoscere un pericolo e sanno persino contare.

Trasportati come merci 

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Negli allevamenti si tenta di massimizzare il numero di animali trasportati, a discapito della loro salute.
© Jo-Anne McArthur / We Animals

In un’inchiesta pubblicata da Internazionale abbiamo documentato il carico dei polli per il trasporto al macello: gli animali vengono trattati come se fossero oggetti, scaraventati nelle gabbie, presi a calci e maltrattati. «Non mi sono mai infiltrato in un magazzino dove smistano merci, ma non credo vengano trattate con tanto disprezzo e non curanza» ha affermato il nostro infiltrato.

Sfruttamento del lavoro

Secondo le linee guida elaborate dalla Commissione Europea i polli andrebbero sempre presi per le due zampe e sostenuti sotto il petto per evitare possibili lesioni.
© Essere Animali

Grazie all’indagine con la quale abbiamo documentato il carico dei polli, abbiamo messo in luce un’altra delle problematiche presenti negli allevamenti: lo sfruttamento di chi lavora in queste strutture. Lavoro grigio, lavoro nero, mancanza di corsi di formazione e di dispositivi di protezione come le mascherine e altre attrezzature adeguate: queste sono alcune delle irregolarità diffuse in questi luoghi. Se sei a conoscenza di un illecito avvenuto in un allevamento, puoi segnalarcelo anonimamente qui.

L’impatto ambientale della carne di pollo è insostenibile 

In Italia la media di polli in un capannone è di oltre 30 mila animali.
© Essere Animali

Gli allevamenti intensivi sono tra le maggiori cause di inquinamento da particolato, tanto che nella Pianura Padana persino durante il lockdown i livelli del Pm10 non sono scesi. Il motivo? L’alta presenza di allevamenti intensivi. Nel nostro Paese sono molti i comitati cittadini che si oppongono alla costruzione o all’espansione di allevamenti di polli per motivi ambientali, come ad esempio i cittadini di San Lorenzo in Campo nelle Marche.

Gli allevamenti sono terreno fertile per le zoonosi

Molto spesso nelle nostre indagini troviamo condizioni igienico-sanitarie irregolari.
© Essere Animali

A partire da ottobre di quest’anno in Italia si sono registrati decine di focolai di influenza aviaria ad alta patogenicità (sottotipo H5 e H5N1) nel pollame domestico. Focolai che hanno richiesto l’abbattimento di milioni di animali: tacchini prima di tutto, ma polli broiler, galline, quaglie, faraone, anatre e selvaggina. Animali che, rinchiusi a migliaia in spazi ristretti, sono particolarmente vulnerabili ai virus.

Ci sono delle alternative

Essere Animali si impegna ogni giorno per cambiare il sistema alimentare basato sul consumo di prodotti animali: la sfida è grande, perciò lavoriamo su diversi fronti. Uno di questi è la promozione dell’alimentazione vegetale, più attenta all’ambiente, alla salute e soprattutto agli animali.

Le alternative vegetali al pollo esistono e non causano nessuna sofferenza agli animali: cotolette, nugget, wurstel, straccetti, la scelta è ampissima. Scoprile tutte in questo articolo e lasciati tentare: non te ne pentirai!

È necessario rivedere la nostra alimentazione per tutelare e salvaguardare gli animali e per mettere al sicuro la salute globale. Scopri come farlo al meglio!