10 di anni di lavoro per chiudere gli allevamenti di visoni
La chiusura degli allevamenti di animali per pellicce è un grande risultato che abbiamo raggiunto dopo 10 anni di impegno e attività: in questo articolo ripercorriamo tutto ciò che abbiamo realizzato per i visoni.
Quella di oggi è una grande notizia che aspettavamo da molto tempo, fin dal primo giorno in cui abbiamo creato questa associazione. Sì, anche l’Italia ha vietato gli allevamenti per la produzione di pellicce.
Grazie alla discussione di ieri in Senato, all’interno della Legge di Bilancio, si è deciso di porre la parola fine a questa crudele pratica già a partire dal 2022. I cinque allevamenti di visoni ancora attivi p potranno mantenere gli animali presenti nelle strutture non oltre il 30 giugno 2022.
Possiamo dire ce l’abbiamo fatta, finalmente! Abbiamo lottato e dato tanto per questo risultato. Il divieto degli allevamenti di visoni è un obiettivo che ci eravamo dati fin dalla nascita della nostra associazione, fin da quando nel 2011 abbiamo iniziato a documentare e filmare per la prima volta in Italia le condizioni di queste strutture. E ci tengo a fare a vere a tutti e tutte voi un breve riassunto delle numerose attività che in dieci anni abbiamo realizzato per contribuire a questa vittoria per gli animali.
Indagini negli allevamenti

© Essere Animali
Nel 2013 abbiamo diffuso in TV la prima indagine realizzata in Italia negli allevamenti di visoni. Ci avevamo lavorato per 18 mesi. Ne sono seguite altre quattro, diffuse da Tg1, TgR, SkyTg24, Striscia la Notizia, Report, Indovina chi viene a cena, le Iene.
La campagna Visoni Liberi

© Essere Animali
A partire dal nostro primissimo corteo del 2013, abbiamo realizzato molte iniziative di sensibilizzazione e raccolto un totale di oltre 210 mila firme per l’abolizione degli allevamenti di animali per pellicce in Italia.
Azioni e proteste

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Tantissime le proteste e azioni davanti agli allevamenti o nel centro di numerose città. Tante le volte che di queste hanno parlato i media, aiutandoci a far conoscere la realtà degli allevamenti di visoni al grande pubblico.
Allevamenti bloccati

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Tra il 2013 e il 2016 abbiamo organizzato una serie di mobilitazioni e siamo riusciti a non fare aprire 4 nuovi allevamenti di visoni, tra cui quello che sarebbe diventato il più grande d’Italia con 40 mila animali. Grande anche l’appoggio delle cittadini e dei cittadini in queste campagne.
Denunce e chiusure
In questi anni con le nostre azioni legali e con campagne di pressione abbiamo contribuito alla chiusura di 5 allevamenti. Luoghi in cui gli animali erano stati imprigionati e uccisi per molti anni finalmente vuoti, per sempre.
Azioni di disobbedienza civile
Abbiamo realizzato diverse azioni di disobbedienza civile per portare l’attenzione pubblica sul tema. Tra queste nel dicembre 2018, durante i giorni in cui venivano uccisi gli animali, abbiamo realizzato un’azione di disobbedienza civile incatenandoci alle gabbie e sui tetti dei capanni di un allevamento a Fossoli (MO). Un’azione durata quasi una giornata intera, di cui hanno parlato i Tg e giornali.
Monitoraggio continuo

© Essere Animali
Degli allevamenti da pelliccia fino ad oggi non è mai esistito un registro pubblico ministeriale, né tantomeno sono mai stati diffusi i numeri di animali uccisi annualmente. Per questo negli anni abbiamo dovuto mappare continuamente gli allevamenti presenti in Italia, segnalare quelli chiusi e quelli ancora attivi, oltre che stimare la presenza di animali.
Attivismo web

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Migliaia le persone come te che abbiamo coinvolto in mobilitazioni online come tweetstorm, mailbombing e pressione nei confronti dei politici che potevano decidere il destino dei visoni. Oggi finalmente ci hanno ascoltato!
Allevamenti di visoni: finalmente chiusi
Ripercorrere tutto questo è emozionante. Oggi dopo anni di campagna incessante siamo incredibilmente felici di questo risultato, che segna un altro passo verso la fine delle pellicce in tutto il mondo.
Presto nel nostro Paese non esisteranno più allevamenti di visoni, non ci saranno più animali in quelle gabbie, costretti a morire in camere a gas. Presto quella sofferenza sarà solo un brutto ricordo del passato.
Questo risultato è stato ottenuto grazie al nostro impegno e a quello di altre associazioni, e anche grazie a tutte le persone che ci hanno accompagnati in questa campagna: a chi ha firmato le petizioni, a chi ha partecipato alle mobilitazioni e chi ha fatto sentire la propria voce.
Il nostro grazie è per tutte e tutti voi: insieme abbiamo fatto la storia per i visoni.