Siamo davanti al Parlamento Europeo per uno stop al trasporto di animali

© Eurogroup for Animals

Stai leggendo:

Siamo davanti al Parlamento Europeo per uno stop al trasporto di animali


Ti interessa l'articolo?

Iscriviti

Claudio Pomo
Responsabile sviluppo

Ci siamo uniti all’azione organizzata da Eurogroup for Animals davanti al Parlamento europeo per chiedere che il trasporto di animali vivi su lunghe distanze e l’esportazione di animali vivi siano fermati.

Claudio Pomo, nostro responsabile sviluppo, insieme a MEP e ai membri delle altre associazioni durante l’azione a Bruxelles.
© Eurogroup for Animals

Nell’ultimo anno la Commissione d’inchiesta sulla protezione degli animali durante il trasporto (ANIT) ha analizzato l’attuazione delle norme dell’UE da parte degli Stati membri e la sua corretta applicazione da parte della Commissione europea. Dai membri della Commissione ANIT agli europarlamentari, il messaggio è chiaro: bisogna trovare un’alternativa ai viaggi a lunga percorrenza e all’esportazione degli animali vivi.

Ogni anno, oltre 1 miliardo di animali vengono trasportati nell’UE e dall’UE verso Paesi terzi. Il momento del trasporto è una sofferenza aggiuntiva a quella che già gli animali devono patire in allevamenti e macelli. Una sofferenza evitabile, che però a volte può durare non solo molte ore ma addirittura giorni interi. L’attuale regolamento sui trasporti non garantisce l’effettiva protezione degli animali e deve essere cambiato al più presto.

La bozza del report e le relative raccomandazioni saranno votate in commissione il 2 dicembre e presentate per l’adozione a gennaio 2022. Le raccomandazioni di indagine sono un documento rilevante soprattutto in vista del processo di revisione del regolamento sui trasporti, per il quale è prevista una nuova proposta legislativa nel 2023.

Trasporto di animali: le nostre richieste

Eurogroup for Animals e i suoi membri, tra cui Essere Animali, si battono da decenni per fermare il trasporto di animali vivi in modo che aderisca ai principi di base di ridurre, perfezionare e sostituire il trasporto di animali vivi con il commercio di carne/carcasse e materiale genetico, in linea con le raccomandazioni dell’Autorità europea per la sicurezza alimentare, dell’Organizzazione mondiale per la salute animale e della Federazione dei veterinari d’Europa.

Nello specifico, Eurogroup for Animals e i suoi membri esortano a:

  • Sostituire il trasporto terrestre di animali d’allevamento con l’esportazione di carne, carcasse e materiale genetico verso paesi extra UE.
  • Introdurre tempi di viaggio massimi specifici per specie e categoria con un tempo di viaggio massimo di 8 ore per bovini, suini e ovini adulti e 4 ore per pollame e conigli.
  • Vietare il trasporto di animali non svezzati e gravidi (per i quali è già passato il 40% della fase di gravidanza).
  • Introdurre requisiti specie specifici per i movimenti commerciali di pesci e invertebrati, animali da laboratorio, equidi, cani e gatti.
  • Introdurre definizioni chiare e regole specie specifiche per i movimenti di animali all’interno dell’UE, compresi sistemi più rigorosi e centralizzati per l’approvazione delle navi per il bestiame utilizzate per spostare gli animali all’interno dell’UE.

Il nostro discorso a Bruxelles

A questo evento hanno partecipato anche numerosi europarlamentari dando il loro supporto alle nostre richieste. E insieme a molte altre organizzazioni europee che realizzano investigazioni e denunciano la sofferenza degli animali durante i trasporti su lunga distanza, ho potuto portare la voce di Essere Animali e del nostro team investigativo con un breve intervento.

Claudio Pomo, responsabile sviluppo di Essere Animali, durante la protesta a Bruxelles.
© Eurogroup for Animals

Nello specifico ho parlato del trasporto dei cuccioli non ancora svezzati, tra cui gli agnelli, di cui abbiamo documentato più volte le modalità di trasporto, scarico e uccisione nei macelli italiani. Molti di questi animali arrivano dall’estero, dopo lunghissimi viaggi in cui sono stipati in camion a più piani, in spazi in cui a volte non riescono nemmeno a sollevare in modo naturale la testa. Un problema che si intensifica nei periodi di Natale e Pasqua, in cui il consumo di carne di agnello aumenta.

Sono tante le fonti di sofferenza degli animali a cui è necessario porre fine, ma il trasporto su lunga distanza è sicuramente quella che è possibile fermare per prima. E faremo il possibile affinché l’Europa dia finalmente un segnale positivo a tutto il mondo in questo ambito.


Ti piace questo articolo?

Supporta Essere Animali con una piccola donazione

160 persone hanno donato €2. Tanti piccoli aiuti possono fare la differenza.

Dona 2€
al mese

Fai ancora di più

Grazie!
Con te siamo a
0 firme

Salta questo step

Fai una microdonazione a Essere Animali

Per:

Con una donazione di 2€ al mese puoi fare tanto

Se hai dubbi o problemi nella donazione scrivici.

Questo campo è obbligatorio!
Inserire almeno %s caratteri!
Non inserire più di %s caratteri!
Inserisci una data valida!
Inserisci un numero di telefono valido!
Inserisci un CAP valido!
Inserisci un codice fiscale valido!
Inserisci una partita IVA valida!
Devi accettare la normativa sulla privacy!
Si è verificato un errore! Ricontrolla i campi.
Utilizza un Nickname valido!
Password non valida!
• almeno 1 carattere speciale (-_@#$%)
• almeno 1 numero
• almeno 1 carattere maiuscolo
• almeno 1 carattere minuscolo
• lunga almeno 6 caratteri
• più corta di 20 caratteri
Le due password inserite non coincidono!
Non valida!
Non valida!
Ok!
Controlla l'email!
Utente non attivato! Clicca nel link di conferma che ti è stato inviato via email!
Mmm... sicuro di quello che fai?
Sei già nella newsletter di Essere Animali!
Si è verificato un errore!

IL TUO 5×1000
A ESSERE ANIMALI PUÒ APRIRE QUESTA GABBIA

DONA IL 5×1000
A ESSERE ANIMALI

Sostienici a costo zero. Usa il codice fiscale:
976 762 00 153

Scopri come
Chiudi