Intelligenza e abilità uniche: ecco perché il polpo è un animale straordinario

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Intelligenza e abilità uniche: ecco perché il polpo è un animale straordinario


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Lorenzo Bertolesi
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Il polpo è un mollusco invertebrato cefalopode con 270 milioni di anni di evoluzione alle spalle. Dotato di un’intelligenza straordinaria è purtroppo considerato ancora un simbolo della cucina tradizionale italiana e il suo consumo non sembra diminuire.

Affascinanti ed eleganti, i polpi sono una delle specie più antiche e intelligenti del nostro Pianeta. La loro unicità ha attirato l’attenzione della comunità scientifica e dell’opinione pubblica, tanto che l’8 ottobre è stata istituita la Giornata mondiale dell’apprezzamento del polpo (World Octopus Day).

Le ricerche scientifiche sono concordi nell’affermare che, esattamente come noi esseri umani e altri vertebrati, questi animali sono in grado di provare dolore, sono coscienti di sé e del mondo circostante. In altre parole, sono esseri senzienti.

L’intelligenza del polpo: un paradosso?

La loro peculiare intelligenza ha stupito scienziati e naturalisti, tanto che alcuni di loro parlano del “paradosso del polpo”. Difatti i polpi sembrano avere delle capacità intellettive che finora erano considerate esclusive dei vertebrati e che sono di fatto introvabili in tutti gli altri invertebrati.

I polpi hanno un’intelligenza incredibile, grazie alla quale risolvono problemi complessi, come aprire barattoli con chiusure “a prova di bambini” e orientarsi nei labirinti. Dimostrano di avere un’ottima memoria, ricordandosi sulla lunga distanza soluzioni a problemi complessi, e per giunta sono in grado di sognare.

Particolare è anche il loro sistema nervoso, che è distribuito per tutto il corpo, con la maggior parte dei neuroni (circa i due terzi) nei tentacoli. Ognuno di questi neuroni è in grado di compiere un’attività propria, tra cui anche l’auto-rigenerazione: è stato documentato che i polpi possono decidere di perdere di propria volontà un tentacolo, in modo da fuggire dai predatori.

Strumenti, mimetismo e amicizie

I polpi sanno anche usare degli strumenti: raccolgono oggetti dal fondale marino per costruire ripari, difendersi dai predatori, ma anche semplicemente per giocare. Una recente ricerca ha dimostrato che le femmine di polpo lanciano vari materiali contro i maschi come risposta a insistenti richieste di accoppiamento.

Tra le capacità più stupefacenti dei polpi c’è poi quella di mimetizzarsi. In solo un’ora la loro pelle può cambiare colore fino a 177 volte e, a differenza di altre creature marine, assume il colore di un oggetto preciso (come una conchiglia o un’alga) e non dell’ambiente circostante.

Una delle cose più affascinanti riguarda la loro capacità di riconoscere gli esseri umani e stringere veri e propri rapporti di amicizia. Nella sesta puntata del nostro podcast, abbiamo raccontato del documentario My Octopus Teacher, prodotto da Netflix e vincitore del premio Oscar nel 2021, una storia sull’amicizia tra un uomo e una femmina di polpo.

Il primo allevamento di polpi: il caso della Spagna

La multinazionale spagnola Nueva Pescanova sta lavorando all’apertura del primo allevamento di polpi al mondo vicino al porto di Las Palmas de Gran Canaria, nelle isole Canarie. La commercializzazione dei polpi allevati è prevista a partire dal 2023. A maggio di quest’anno, assieme alla Aquatic Animal Alliance — una coalizione di più di 110 organizzazioni no profit e scienziati in tutto il mondo — abbiamo partecipato a una mobilitazione internazionale per dire un secco no all’apertura dell’allevamento.

Questi animali infatti sono animali solitari spesso aggressivi verso l’un l’altro quando si ritrovano in spazi ristretti. E secondo secondo i ricercatori della London School of Economics, non c’è nessun metodo di macellazione che sia affidabile e umano e che possa essere eseguito su larga scala a livello commerciale.

La pesca tradizionale dei polpi: la nostra indagine

Per quanto socievoli e straordinari anche questi animali vengono uccisi crudelmente in tutto il mondo. Ecco perché nel 2016 il nostro team investigativo ha documentato per la prima volta come avviene la pesca tradizionale di questa specie. Si tratta di una pratica crudele, diffusa in molte località italiane e fonte di sofferenza per moltissimi animali.

E proprio come per la maggior parte dei pesci, anche per i polpi uccisi a scopo alimentare ci sono pochissime tutele legali.

Guarda l’indagine

Una volta catturati, tramite ami o reti, i polpi sono messi sulla barca, da cui il più delle volte tentano di scappare. La cosa più crudele è come vengono uccisi: viene lacerato loro il cervello. Nella maggior parte dei casi viene usato un coltello o addirittura un morso, metodi che prolungano le agonie di questi animali, perché non sempre portano a una morte istantanea.

Lasciamo i polpi liberi nel mare

Questa pesca tradizionale viene praticata tutto l’anno e, insieme a quella industriale, è responsabile dell’uccisione di milioni di polpi. Purtroppo questo animale è considerato ancora oggi un piatto simbolo della tradizione italiana e il suo consumo non sembra diminuire.

I polpi, come tutti gli animali marini, sono in grado di provare dolore, e meritano il nostro rispetto e la nostra considerazione. Le alternative vegetali al sapore di mare sono tantissime: lasciamo polpi e pesci liberi di nuotare i mari e fiumi, lasciamoli lontano dai nostri piatti.


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