Più di 198 mila firme per cambiare il futuro degli animali in Europa


Claudio Pomo
Responsabile sviluppo

Il 4 ottobre, giornata in cui si celebra il World Animal Day, si è chiusa la parte di raccolta firme della campagna No Animal Left Behind coordinata da Eurogroup For Animals, a cui hanno aderito 79 organizzazioni in tutto il mondo.

La prima parte della campagna, il cui obiettivo è di ottenere una approfondita revisione della normativa sugli animali da allevamento in tutta Europa, si è chiusa con ben 198.245 firme raccolte dalle 79 organizzazioni aderenti. Essere Animali è stata quella a raccoglierne il maggior numero, complici anche le nostre ultime indagini (le trovate qui e qui) che hanno attirato molta attenzione dal pubblico e dai media. 

Nel pomeriggio del 4 ottobre si è tenuto un evento online a cui hanno partecipato membri di Eurogroup for Animals ed europarlamentari e durante il quale è stato pubblicato e consegnato ai politici un report molto dettagliato dedicato alle problematiche degli allevamenti in Europa, con riferimenti a numerose indagini in diversi Paesi, tra cui le nostre.

A partire dalle informazioni raccolte da tutte le organizzazioni che partecipano alla campagna, specie dopo specie, il report riporta le lacune e le inadeguatezze delle attuali leggi in materia di benessere animale e propone delle soluzioni concrete. Soluzioni da introdurre con urgenza dato che, come abbiamo dimostrato spesso con le nostre indagini, le condizioni negli allevamenti sono fonte di estrema sofferenza per gli animali e le attuali leggi sono del tutto inadeguate.

Vitello separato e messo in un box
Anche negli allevamenti DOP è prassi separare i vitelli, dalla madri e rinchiuderli in piccole gabbie.
© Essere Animali

Quali sono i prossimi passi

Come dicevamo, la fine della raccolta firme segna la fine della prima fase di No Animal Left Behind, quella di sensibilizzazione e coinvolgimento del pubblico. Ora dopo che la Commissione europea ha valutato e analizzato l’attuale impianto legislativo e raccolto quasi 1000 commenti con una consultazione pubblica — a cui abbiamo partecipato anche noi con una nostra analisi — si apre la seconda fase. 

Per tutto il 2022 e parte del 2023 la Commissione Europea sarà al lavoro in un “impact assessment” e nella scrittura delle bozze di nuova legislazione. In questo periodo il lavoro principale nostro e delle altre organizzazioni sarà dietro le quinte, ma sarà ancora fondamentale continuare a coinvolgere i media e l’opinione pubblica per rendere evidente che modificare la legislazione sul benessere degli animali negli allevamenti, durante il trasporto e la macellazione è importante e più urgente che mai.

Ogni anno durante il periodo di Pasqua, migliaia di agnelli trascorrono fino a 30 ore stipati in camion sovraffollati, senza cibo né acqua.
© Essere Animali

Tutto questo è anche grazie a voi!

Cogliamo l’occasione per ringraziare tutte e tutti voi che avete firmato e condiviso la petizione. Questo risultato non sarebbe stato reso possibile senza il vostro supporto: grazie!