I nostri investigatori raccontano la loro esperienza da infiltrati negli allevamenti intensivi


Martina Scalini
Digital communication manager

Ambra, Paolo, Andrea, Marco, Giulio: abbiamo raccolto le testimonianze dei nostri investigatori sotto copertura, grazie ai quali documentiamo la crudele realtà all’interno degli allevamenti intensivi.

Il nostro team investigativo da più di 10 anni documenta senza filtri la realtà di quello che accade in allevamenti e macelli, soprattutto in Italia. Le indagini vengono svolte in diversi modi, a volte si effettuano controlli a campione o in seguito a segnalazioni, altre volte si ottiene il permesso di assistere alle fasi di lavorazione con un pretesto credibile, oppure ci si infiltra come lavoratore dipendente, anche per mesi, cercando di raccogliere immagini e documenti che testimonino quello che si nasconde in questi luoghi, quando chi ci lavora pensa di non essere visto.

Le immagini raccolte spesso portano a intraprendere azioni legali questo perché frequentemente documentiamo reati di maltrattamento nei confronti degli animali. Ma anche quando le nostre telecamere mostrano lo standard dell’allevamento intensivo, un sistema che copre il 97% della produzione italiana di carne, latticini e uova, le condizioni degli animali sono angoscianti.

Chi sceglie di infiltrarsi in queste strutture lo fa perché mosso da una forte motivazione di cambiare il destino di milioni di animali. Ma per farlo, i nostri coraggiosi investigatori sono costretti ad assistere inermi alle terribili crudeltà che subiscono gli animali senza poter intervenire, se non quando non sono visti. Hanno scomode telecamere nascoste e vivono con la paura di poter essere scoperti. È un lavoro durissimo, devono reprimere rabbia, sgomento ed empatia, ma per un obiettivo più grande: portare alla luce la cruda realtà che si nasconde dietro agli allevamenti intensivi.

A volte le immagini che diffondiamo sui nostri canali hanno un forte impatto visivo, ma anche le testimonianze dei nostri investigatori non sono da meno, proprio come quelle uscite nella nostra rubrica “Sotto Copertura” su Vice. Anche se per motivi di privacy dobbiamo alterare la loro voce o nascondere i loro volti, l’emozione che provano arriva dritta come un pugno.

Ambra: infiltrata da anni in diversi allevamenti

Quando sei una donna che lavora in allevamento vieni vista come la più debole.
Ambra

Ambra è una delle nostre investigatrici e da anni lavora per documentare la realtà di allevamenti e macelli italiani.

Dalle ispezioni notturne fino ai lavori sotto copertura, non si è mai tirata indietro. Guardare con i propri occhi la sofferenza degli animali non è facile. Nel suo caso le difficoltà sono anche di più, perché deve muoversi tra i pregiudizi di un ambiente maschile e brutale come quello degli allevamenti intensivi.

Paolo: infiltrato in un allevamento di mucche per la produzione di latte

Vorrei che quello che ho visto un giorno possa essere solo un brutto ricordo.
Paolo

Ecco cosa ci ha confidato Paolo, l’investigatore che ha lavorato come infiltrato in un allevamento intensivo di mucche facente parte del Consorzio per la tutela del Grana Padano.

Andrea, infiltrato in un allevamento di maiali fornitore di Fratelli Beretta

So che le immagini che ho ripreso possono essere una speranza di cambiamento per tutti i maiali che ho conosciuto.
Andrea

Il nostro investigatore Andrea ha lavorato come infiltrato nell’allevamento di maiali fornitore del marchio Fratelli Beretta e ha deciso di raccontare in prima persona la sua difficile esperienza, rivivendo le atrocità a cui ha assistito.

Marco, infiltrato nell’allevamento degli orrori

Mi sono reso conto che tanta gente non sa cosa davvero succede negli allevamenti, non sa cosa mangia.
Marco

L’allevamento degli orrori di Senigallia ora è chiuso. Ecco la testimonianza di Marco, il nostro investigatore sotto copertura che ci ha lavorato e ha reso questo grande risultato possibile. Ha dovuto mettere da parte le sue emozioni mentre era lì, come quando ha documentato l’uccisione tramite martellate di una scrofa malata.

Giulio, infiltrato un mese in un allevamento di maiali

La cosa peggiore che vedi negli allevamenti è la sofferenza continua e costante.
Giulio

Giulio ha deciso di aprirsi e raccontare a cuore aperto quello che ha significato per lui lavorare un mese in un allevamento di maiali. Un mese in cui ha dovuto vedere cose terribili e trattenere le sue emozioni.