40 mucche fuggite da un macello e una scrofa scappata da un allevamento per partorire libera
40 mucche sono scappate da un mattatoio in California e una scrofa è fuggita da un allevamento per dare alla luce i suoi cuccioli in un bosco. Anche se lo neghiamo, questi animali sono intelligenti e sensibili e, soprattutto, non vogliono morire.
Il 23 giugno 40 mucche sono riuscite a fuggire da un mattatoio nel sud della California, attraverso un cancello lasciato accidentalmente aperto. Un video, diventato virale negli Stati Uniti, mostra le mucche che corrono spaventate sulla strada di un quartiere residenziale. Una di loro, presa dal panico, ha caricato una famiglia — che è stata portata in ospedale e ha riportato delle ferite lievi — ed è stata spietatamente uccisa a colpi di arma da fuoco da alcuni agenti lì presenti.
Cows spotted on Beverly Road and Beverly Blvd. Lmao! #PicoRivera. pic.twitter.com/2VDny7wBay
— The Sons of Pico Rivera (@tehsonsofpico) June 23, 2021
In molti hanno aiutato le forze dell’ordine a radunare le mucche, anche alcuni allevatori della zona, finché 38 di loro sono state accerchiate e catturate. Non sappiamo che fine abbiano fatto, ma temiamo siano state ricondotte al macello. Soltanto una di loro è tuttora libera e ieri la cantautrice Diane Warren ha contattato le autorità di città di Pico Rivera per organizzare l’invio della mucca al Farm Sanctuary a nord di Los Angeles.
Warren, vegetariana da 23 anni, ha dichiarato: «Questa mattina mi sono svegliata e ho visto che c’era una mucca che non era ancora stata catturata. Stavano cercando di prenderla e di avvicinarsi a lei e l’ho vista piangere… Questa non è la mia prima mucca che salvo, ma questa sembra speciale. Perché è quasi come se rappresentasse tutte le mucche che vogliono essere libere».
Matilda, la scrofa fuggita per partorire i suoi cuccioli nel bosco
La settimana scorsa è stata diffusa un’altra notizia per certi versi simile. Nel Nottinghamshire, in Inghilterra, una scrofa incinta è scappata da un allevamento per dare alla luce i suoi cuccioli in un bosco. Una donna del posto, Anna Aston, l’ha trovata mentre portava a spasso il suo cane e, confusa dalla scena, ha chiamato la Brinsley Animal Rescue, una no-profit specializzata nel salvare piccoli animali, che l’ha soprannominata Matilda.
L’associazione si è data da fare per trovare posto alla mamma e i suoi cuccioli in un santuario nelle Midlands, ma ha bisogno del permesso dell’allevatore prima di poterla trasferire. Nel frattempo ha lanciato una petizione per sostenere il salvataggio.
Louise Smith, una volontaria della no-profit, ha fatto visita alla scrofa e ha dichiarato:
«Ha un anello al naso perché non è in grado di procurarsi il cibo da sola. Le abbiamo lasciato del cibo, ma sembrava interessata solo a prendersi cura dei suoi piccoli. Siamo davvero fiduciosi che l’allevatore ci permetterà di portare Matilda e la sua famiglia in un santuario dove possano vivere il resto della loro vita».
Tutti gli animali vogliono vivere
Mucche, maiali, polli, galline, capre, pecore, sono tutti animali intelligenti, empatici e capaci di provare paura e dolore. Nei capannoni degli allevamenti intensivi vivono una vita miserabile dalla quale vorrebbero fuggire. È per questo che quando ne hanno l’occasione fuggono. Anche se Matilda e una delle 40 mucche finiranno in un rifugio, questo non cambierà il destino di milioni, miliardi, di altri animali costretti a vivere in condizioni terribili e a morire per finire sulle nostre tavole.
L’unico modo per cambiare davvero il loro destino e per permettergli di vivere una vita dignitosa è eliminare i prodotti animali dal nostro piatto.
È necessario rivedere la nostra alimentazione per tutelare e salvaguardare gli animali e per mettere al sicuro la salute globale. Scopri come farlo al meglio!