Le nostre indagini negli allevamenti intensivi di galline ovaiole
In gabbia, a terra, all’aperto, biologico: come testimoniano le diverse indagini realizzate negli ultimi anni, l’allevamento intensivo per la produzione di uova implica sofferenza e stress per gli animali, rinchiusi tutta la vita in capannoni e quando la loro produttività mandati al macello.
Secondo l’Anagrafe Nazionale Zootecnica, nel nostro Paese vengono allevate 41 milioni di galline per la produzione di uova: 0,6 ogni abitante. La maggior parte di queste vivono in Veneto, regione con 10 milioni di capi allevati, a cui segue la Lombardia (9,9 milioni) ed Emilia Romagna (7,5 milioni).
Negli anni abbiamo realizzato tre indagini negli allevamenti di galline per la produzione di uova. Nel 2012, per la prima volta in Italia, abbiamo documentato le condizioni di questi animali negli allevamenti intensivi dell’Emilia Romagna.
Abbiamo fatto lo stesso nel 2019, filmando i maltrattamenti in un’azienda che rifornisce grossi marchi produttori di uova vendute nei supermercati. Sempre nel 2019, con un’investigazione sotto copertura, abbiamo rivelato una frode alimentare compiuta in un allevamento che vendeva uova biologiche senza i requisiti previsti.
2012: la vita delle galline negli allevamenti intensivi dell’Emilia Romagna
L’indagine è durata 3 mesi ed è stata realizzata in 27 allevamenti, tra cui allevamenti biologici a terra e dove le galline erano in gabbia, situati nelle province di Bologna, Cesena, Ferrara, Forlì, Ravenna e Rimini. Negli stabilimenti abbiamo documentato carenze fisiche dovute alla mancanza di luce solare e a una dieta non adeguata. I segni più evidenti erano i colori smorti delle creste e dei bargigli, la loro scarsa consistenza e il pallore delle zampe.
Le problematiche non si fermavano qui: le galline presentavano malformazioni del becco, infezioni e deformità alle zampe. Le terribili condizioni in cui vivono gli animali li porta ad aggredirsi tra loro, beccandosi e strappandosi le piume (plumofagia). In altri casi è lo sfregamento con le gabbie a rovinare le penne e a provocare la caduta delle piume dell’addome. Come spesso accade negli allevamenti, abbiamo visto morti e feriti gravi e non ultimo il sovraffollamento: l’emblema stesso dell’allevamento intensivo.
2018: la produzione di uova in Lombardia, Emilia Romagna e Veneto
Con questa indagine abbiamo mostrato le condizioni delle galline allevate in gabbia e a terra per la produzione di uova in dieci allevamenti intensivi situati in Lombardia, Emilia Romagna e Veneto. Queste sono le regioni dove vive oltre il 90% delle galline allevate in Italia. Le condizioni erano simili in ogni capannone visitato: densità elevate, animali anemici e costretti a una vita priva di stimoli.
2019: maltrattamenti negli allevamenti di galline allevate a terra e in gabbia
A ottobre 2019 abbiamo pubblicato due indagini. Entrambe mostrano pessime condizioni igienico-sanitarie, sovraffolamento e maltrattamenti da parte degli operatori durante il carico e il trasporto. La prima è stata realizzata in un allevamento di galline allevate a terra e ha fornito le prove di una frode alimentare. Le uova erano marcate come biologiche nonostante le galline non avessero accesso a un’area all’aperto in cui razzolare, come impone la legge. La seconda indagine ha mostrato le condizioni di vita delle galline allevate in gabbia.
Le immagini del nostro investigatore sotto copertura sono state diffuse in un servizio del Tg1, portando alla denuncia di una grande azienda proprietaria di più allevamenti. Dopo la diffusione dell’indagine, le Naturelle — noto marchio del Gruppo Eurovo — ha deciso di cessare ogni rapporto di fornitura con l’azienda proprietaria degli allevamenti in cui sono state filmate le violenze sugli animali.
2019: la nostra denuncia per la morte di 10.000 galline
Grazie a una nostra denuncia, nel 2019 un allevatore della provincia di Brescia è stato rinviato a giudizio per la morte di 10.000 galline. La strage è avvenuta durante l’estate a causa di un sistema di aerazione inadeguato e malfunzionante. L’allevatore è stato inoltre condannato a pagare una multa di 3.000 euro.
2021: indagine sotto copertura in un allevamento di Venezia
Un nostro investigatore ha lavorato sotto copertura in un allevamento di galline per la produzione di uova in provincia di Venezia. La scelta della struttura è stata casuale, ma come accade sempre abbiamo filmato crudeltà verso gli animali e altre irregolarità: macellazione clandestina senza stordimento di centinaia di galline e comportamenti violenti soprattutto durante il carico al macello. Inoltre abbiamo raccolto immagini e testimonianze di una possibile frode commerciale, che mostrano come le uova prodotte da galline in gabbia venissero commercializzate come “uova a terra”.
Abbiamo documentato anche diverse violazioni inerenti la sicurezza sul lavoro e altre norme a tutela dei lavoratori. Mentre l’investigatore era ancora infiltrato abbiamo collaborato con i Nuclei dell’Ispettorato del Lavoro che, in seguito a un blitz, hanno confermato le irregolarità e sanzionato l’allevamento per oltre 50 mila euro. Grazie alla nostra indagine quattro persone risultano ora indagate per i reati di macellazione clandestina, maltrattamento animale, frode in commercio e falso materiale.
Le galline sono animali sensibili e affettuosi
Sapevi che la chioccia comunica con i suoi pulcini prima ancora che nascano? Una volta usciti dall’uovo i piccoli riconoscono la madre e vivono a stretto contatto con lei per un mese e mezzo. Sono animali molto intelligenti, con capacità cognitive simili a quelle di altri mammiferi e primati.
Eppure in Italia oltre 16 milioni di galline sono ancora allevate in gabbia. Una forma di costrizione e confinamento inaccettabile, che ha gravi conseguenze sulla salute e sul benessere di questi animali. È arrivato il momento di vietare questa crudeltà. Firma l’appello della coalizione #EndTheCageAge per chiedere di mettere fine all’era delle gabbie.