No alla macellazione domestica dei bovini e alle deroghe per lo stordimento: la nostra lettera alle istituzioni
Essere Animali insieme ad Animal Law Italia e LAV chiede alle Regioni, alle Province Autonome e al Ministero della Salute di non autorizzare la macellazione domestica dei bovini e di introdurre l’obbligo di stordimento per volatili da cortile, conigli e lepri macellati per consumo domestico privato.
Abbiamo inviato una lettera assieme a Animal Law Italia e LAV per chiedere alle istituzioni di tutelare gli animali soggetti a macellazione domestica per autoconsumo.
Macellazione domestica dei bovini: le problematiche
L’entrata in vigore del decreto legislativo n. 27/2021 dello scorso 26 marzo ha dato il via libera alle Regioni di decidere autonomamente se permettere la macellazione da parte di privati cittadini dei bovini, animali precedentemente esclusi dalla normativa che disciplinava questo ambito.
La pratica tradizionale della macellazione domestica ha per molto tempo interessato soltanto suini e animali di piccola taglia come polli, galline, lepri e conigli; motivo per cui l’introduzione di questo regolamento risulta incomprensibile e, francamente, preoccupante. Questo soprattutto se si guarda all’attuale pandemia di coronavirus, evento che ha messo in luce quanto sia importante prevenire pericoli per la salute pubblica legati a una errata gestione degli animali da reddito.
Per questo motivo, assieme a Animal Law Italia e LAV, chiediamo che la macellazione di questi animali continui a essere esclusivamente compiuta negli stabilimenti autorizzati o riconosciuti.
Stordimento per la macellazione domestica: una deroga anacronistica
Un altro punto importante delle nostre richieste riguarda la deroga alla norma contenuta nel Regolamento UE n. 1099/2009, che permette la macellazione senza stordimento per volatili da cortile, conigli e lepri se effettuata dai loro proprietari per consumo domestico fuori dai macelli. Crediamo che questa eccezione alla norma sia ingiusta nei confronti di animali che sono ugualmente capaci di provare dolore e che quindi meritano di non essere soggetti a dolore, ansia e sofferenze inutili.
Imporre lo stordimento preventivo anche per le macellazioni per autoconsumo eliminerebbe una deroga oramai anacronistica, soprattutto se si considera l’articolo 13 del Trattato di Lisbona che riconosce tutti gli animali come esseri senzienti.
Infine, l’ultimo punto della lettera che abbiamo firmato ha a che fare con le norme in materia di igiene per gli alimenti di origine animale contenute nel Regolamento n. 853/2004, con una deroga per la produzione privata per autoconsumo. Chiediamo che le Regioni e le Province Autonome introducano prescrizioni minime in grado di garantire un’adeguata verifica sanitaria anche nelle macellazioni effettuate da privati cittadini, che non promuovano pratiche dolorose per gli animali e pericolose per la salute pubblica.
Rimaniamo a completa disposizione per collaborare insieme alle istituzioni per proposte normative più rispettose degli animali e dell’ambiente.