Una nuova indagine sotto copertura rivela le terribili condizioni in cui si trovano i salmoni negli allevamenti ittici in Scozia, dove milioni di pesci sono costretti a una vita di dolore e privazioni. Martoriati da malattie e parassiti, sono le vittime indiscusse di un’industria crudele verso gli animali e pericolosa per l’ambiente.
Deformi, scarnificati, moribondi. Così appaiono i salmoni in un’inchiesta realizzata all’interno degli allevamenti di salmoni scozzesi e rilasciata oggi da Essere Animali assieme ad altre associazioni in Italia e all’estero, riunite all’interno di una rete globale guidata dall’organizzazione Compassion in World Farming.
Guarda l’indagine
L’indagine dipinge un quadro scioccante all’interno degli allevamenti di salmone in Scozia, poiché documenta sofferenze diffuse, violazioni delle leggi sul benessere degli animali e tassi di mortalità sconcertanti. Per questo motivo, il nostro appello è rivolto al governo scozzese, affinché imponga una moratoria sull’espansione dell’allevamento dei salmoni nella regione.
Allevamenti di salmone: un’industria in pericolosa espansione
Dopo la Norvegia e il Cile, la Scozia è il terzo produttore mondiale di salmone atlantico d’allevamento: solo nel 2019, sono stati allevati e macellati oltre 38 milioni di pesci. L’Italia è tra i primi dieci mercati di destinazione in Europa di salmone atlantico allevato in Scozia, da cui il nostro Paese ha importato un totale di 878,4 tonnellate nel 2019. Nonostante l’elevato volume di produzione annuale, che comporta il massiccio sfruttamento di decine di milioni di animali, il governo scozzese sostiene un piano per un’ulteriore espansione dell’industria entro il 2030.
Si tratta di un’iniziativa dannosa e insostenibile che deve essere fermata. Gli allevamenti visitati dagli investigatori sotto copertura, infatti, appartengono a cinque aziende – Cooke Aquaculture, Grieg Seafood, Mowi, Scottish Sea Farms e The Scottish Salmon Company –, che gestiscono oltre il 96% della produzione totale di salmone scozzese. Le immagini girate, quindi, rappresentano problemi strutturali che riguardano l’intera industria.
Deformità, parassiti e altre orribili sofferenze
L’indagine è stata condotta in un totale di 22 allevamenti di salmoni grazie all’utilizzo di droni e, in 6 allevamenti, anche di riprese sott’acqua. Il materiale raccolto è una testimonianza allarmante delle condizioni gravissime in cui vivono i salmoni in queste strutture, afflitti da innumerevoli problemi a causa di pratiche di allevamento lesive del loro benessere.

© Compassion in World Farming
Le immagini mostrano animali stipati a migliaia in gabbie anguste e sovraffollate, dove nuotano apatici e senza meta in acque torbide fino a due anni. Il salmone dell’Atlantico è un pesce migratore che in natura attraversa gli oceani percorrendo migliaia di chilometri. Ma negli allevamenti questi animali sono impossibilitati a esprimere i comportamenti tipici della loro specie.
Alcune immagini scioccanti rivelano salmoni deformi e malati, a cui mancano gli occhi e grandi pezzi di carne, letteralmente divorati dai pidocchi di mare (parassiti che si nutrono della pelle, del sangue e del muco dei pesci). L’intensità della sofferenza di questi animali è tale che la mortalità in allevamento può raggiungere il 25% per cento.
Minacce ambientali causate dall’allevamento di salmoni
L’allevamento del salmone non solo è crudele verso gli animali, ma è anche dannoso per l’ambiente. I rifiuti organici e chimici degli allevamenti ittici distruggono la flora e la fauna marina, mentre i medicinali e le sostanze chimiche rilasciate nell’ambiente marino, come gli antibiotici e gli insetticidi, sono tossici per i pesci e altri organismi acquatici.

© Compassion in World Farming
Inoltre, il salmone è una specie carnivora che, per essere allevata, necessita di mangime a base di farina e olio di pesce, proveniente principalmente dalla lavorazione dei pesci selvatici catturati in natura. Questo significa che l’allevamento del salmone è ampiamente responsabile della pesca industriale, la quale depaupera i nostri oceani già impoveriti.
Fermiamo la crudeltà negli allevamenti di salmoni
Animali senzienti come il salmone dell’Atlantico, in grado di provare emozioni, paura e dolore, non meritano di essere sfruttati in questo modo, tanto meno di patire le terribili sofferenze documentate in questa indagine. Le stesse crudeltà le subiscono molte altre specie di pesci allevati negli allevamenti intensivi come abbiamo documentato con molte investigazioni in Italia e non solo.

© Compassion in World Farming
Per questo motivo Essere animali, assieme alle altre organizzazioni della coalizione italiana e internazionale, ha rivolto un’azione diretta al governo scozzese, affinché approvi al più presto una moratoria sull’espansione di un’industria crudele come quella dell’allevamento del salmone e metta fine alla sua crescita incontrollata.