Italia: vietati gli allevamenti di visoni per un anno
ll Ministro della Salute Roberto Speranza ha firmato un’ordinanza con la quale sospende le attività di allevamento di visoni per tutto il 2021.
L’ordinanza con cui il Ministro Speranza fermava temporaneamente le attività degli allevamenti di animali da pelliccia sarebbe scaduta a fine febbraio. A pochi giorni dal termine del provvedimento, siamo contenti di apprendere che la sospensione riguarderà l’intero anno, risparmiando la vita a 35 mila animali.
Un risultato importante, che dipende dall’impegno e lo sforzo di tanti nostri attivisti e attiviste. Due settimane fa, assieme a LAV, abbiamo fatto sentire la nostra voce davanti al Ministero della Salute a Roma. Abbiamo chiesto al Ministro Speranza di modificare la temporanea sospensione dell’attività di allevamento dei visoni e di renderla un definitivo divieto di allevamento.
Questo è un risultato importante quindi, ma non è sufficiente: il prossimo passo è vietarli per sempre. Oltre infatti a essere dei luoghi crudeli per gli animali, gli allevamenti di visoni sono anche focolai di coronavirus, nei quali possono avere origine delle mutazioni pericolose per gli esseri umani. Non lo diciamo solo noi: pochi giorni fa Eurogroup for Animals e Fur Free Alliance hanno pubblicato uno studio scientifico che mette in luce i rischi associati alla diffusione di Sars-CoV-2 e l’allevamento intensivo di visoni.
L’ordinanza firmata oggi è un risultato importante, ma ovviamente non significa ancora la chiusura definitiva per gli allevamenti di visoni e di animali da pelliccia in Italia. Per un anno nessun animale verrà fatto nascere in quelle minuscole e tristi gabbie. E in questo tempo avremo modo, forti di questa sospensione, di lavorare per ottenere un divieto definitivo.
La fine delle pellicce è sempre più vicina e siamo orgogliosi di essere in prima linea in questa storica battaglia. Non ci fermeremo certo qui.
Aiutaci a raggiungere questo storico risultato, firma la nostra petizione.