Allevamenti di visoni in Italia: ecco dove sono quelli attivi
Ci sono 5 allevamenti di visoni in Italia, e un sento verso cui scade a breve il termine di appello contro un’ordinanza di abbattimento, emessa dopo che era stato individuato un focolaio di coronavirus. Qui vivono circa 10.000 animali, solo i riproduttori.
Con la campagna Visoni Liberi chiediamo che anche in Italia sia introdotto un divieto di allevamento per la produzione di pellicce. Da anni denunciamo le raccapriccianti condizioni dei visoni rinchiusi negli allevamenti italiani.
Abbiamo diffuso tre video indagini con cui sono state documentate per la prima volta in Italia le ferite e i comportamenti stereotipati che colpiscono gli animali, costretti in piccole gabbie. Con diverse manifestazioni, anche eclatanti, abbiamo chiesto più volte di vietare questi allevamenti e con azioni legali siamo riusciti a chiudere alcune strutture e a impedire che altre venissero realizzate.
Questo lavoro costante ci ha permesso di monitorare singolarmente da anni ogni allevamento italiano di visoni. Ciò è stato possibile anche perché si tratta di un’attività in drastico calo in Italia, per la crisi mondiale dell’industria della pelliccia. Infatti, a fronte dei 125 allevamenti di visoni, volpi e cincillà presenti nel 1990, con una produzione di 400.000 animali uccisi, l’ultimo nostro monitoraggio datato gennaio 2020 contava 13 allevamenti di visoni, unica specie oggi allevata a questo scopo, con una produzione stimata in 100.000 animali uccisi.
Gli allevamenti di visoni attivi in Italia
Dopo le notizie allarmanti della diffusione di coronavirus in allevamenti in diversi Paesi, abbiamo inoltrato diverse richieste alle Asl competenti per territorio e oggi sappiamo dirvi quali solo gli ultimi allevamenti di visoni ancora attivi.
Oggi vi sono 5 allevamenti di visoni (unica specie allevata per la produzione di pellicce in Italia) e un sesto allevamento verso cui scade a breve il termine di appello contro un’ordinanza di abbattimento, emessa dopo che era stato individuato un focolaio di coronavirus.
All’interno di queste strutture al momento ci sono solo gli animali riproduttori, circa 10.000, dopo la sospensione per tutto l’anno 2021 degli allevamenti disposta dal Ministro della Salute Roberto Speranza.
5 allevamenti di visoni, con una capacità stimata di circa 10.000 animali

© Essere Animali

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1 Allevamento verso cui scade a breve il termine di appello contro un’ordinanza di abbattimento
Nell’aprile 2021 viene resa pubblica la notizia che a gennaio è stata rilevata la presenza del virus anche nell’allevamento di Villa del Conte (PD). In questo allevamento i riproduttori, circa 3.000, sono ancora presenti. A novembre scade il termine di appello contro l’ordinanza di abbattimento.

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4 allevamenti di visoni ancora attivi ma al momento senza animali

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Una buona notizia! Dall’ultimo nostro censimento risulta:

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Chiudiamo tutti gli allevamenti di visoni
Dal 2016 abbiamo comunicato la chiusura di ben 12 allevamenti di visoni, ma quello che vogliamo è un divieto di produzione di pellicce che porti alla chiusura degli allevamenti ancora attivi.
Gli allevamenti di animali da pelliccia sono vietati, o normati così rigidamente da non essere di fatto realizzabili, in ben 17 Paesi europei.Oltre alla crudeltà inflitta agli animali, documentata con le nostre indagini e confermata da studi scientifici, oggi sappiamo che questi allevamenti sono veri e propri serbatoi di coronavirus e vanno fermati.
È un’industria in crisi, crudele e ben l’86% degli italiani è contrario a questa attività. Il momento giusto per chiuderli è ora! Aiutaci a raggiungere questo storico risultato, firma la nostra petizione.