Essere Animali entra a far parte dell’Aquatic Animal Alliance


Caterina Pavese
Corporate relations specialist

L’Aquatic Animal Alliance è una coalizione internazionale di organizzazioni per la protezione degli animali, nata con l’obiettivo di unire le forze in difesa degli animali acquatici. Essere Animali è un membro attivo di questa nuova alleanza storica.

Siamo orgogliosi di annunciare che la nostra organizzazione è entrata a far parte dell’Aquatic Animal Alliance (AAA), un’importante alleanza nata da un’iniziativa dell’Aquatic Life Insitute con lo scopo di coordinare il lavoro delle principali organizzazioni animaliste a livello internazionale al fine di proteggere gli animali più sfruttati e meno tutelati al mondo: i pesci e altri organismi acquatici.

Una sofferenza immensa e silenziosa

Gli ultimi dati della FAO non lasciano alcun dubbio sullo sconfinato e inarrestabile sfruttamento di questi animali: solo nel 2018, la produzione ittica globale – comprensiva delle attività della pesca e dell’acquacoltura – ha raggiunto un nuovo picco di 179 milioni di tonnellate. Questo dato, tradotto in numero di singoli individui, raggiunge la spaventosa cifra di migliaia di miliardi di pesci macellati ogni anno per il consumo umano e la produzione di mangimi destinati al settore zootecnico.

consumo di pesci
I pesci sono gli animali più macellati e i meno tutelati dalla legge.
© Essere Animali

L’immensa sofferenza di questi animali non può essere ignorata. Per questa ragione abbiamo deciso di agire e lavorare assieme alle altre organizzazioni membri dell’alleanza per realizzare delle attività che abbiano un impatto concreto per la vita degli animali acquatici, a partire da quelli sfruttati negli allevamenti intensivi. L’acquacoltura, infatti, è il settore alimentare con il più alto tasso di crescita ma, come abbiamo dimostrato nelle nostre numerose indagini, negli allevamenti ittici i pesci vivono in condizioni critiche proprio come gli animali allevati in quelli terrestri. 

In questo documento abbiamo messo in luce le problematiche più gravi del settore dell’acquacoltura sulle quali è necessario intervenire con la massima urgenza, poiché hanno delle ripercussioni deleterie per la vita dei pesci allevati a scopo alimentare.

Si tratta di pratiche terribili che abbiamo spesso documentato nelle nostre investigazioni, come densità elevate e scarsa qualità dell’acqua, assenza di arricchimenti ambientali e impossibilità per i pesci di esprimere i propri comportamentali naturali, e impiego di tecniche di stordimento inefficaci che comportano una macellazione dolorosa per animali ancora coscienti al momento dell’uccisione.

Il nostro impegno in difesa dei pesci

Numerosi sono i progetti che abbiamo intenzione di realizzare con l’Aquatic Animal Alliance, sui quali vi terremo aggiornati. Per noi l’adesione a questa alleanza è un’opportunità significativa per portare avanti e consolidare il nostro impegno in difesa dei pesci, iniziato nel 2018 con la pubblicazione della prima indagine in Europa realizzata all’interno degli allevamenti ittici intensivi del nostro Paese.

In seguito al lancio della campagna #AncheiPesci, in questi due anni abbiamo organizzato moltissime attività dedicate a questi animali sensibili e dalla doti straordinarie, proprio per portare alla luce l’orribile realtà di cui sono vittime a causa dello sfruttamento insito nel settore dell’acquacoltura. 

Un impegno che ha ricevuto prestigiosi riconoscimenti sia a livello nazionale che internazionale, l’ultimo dei quali proveniente dall’ente statunitense Animal Charity Evaluators (ACE), di cui vi abbiamo comunicato la notizia proprio qualche giorno fa.

Questo ci fa comprendere che la strada che abbiamo intrapreso può davvero condurre a un cambiamento concreto per la vita dei milioni e milioni di pesci sfruttati dall’industria ittica, affinché sia posta fine alla loro sofferenza.