Ieri sera il Tg1 ha diffuso nuove immagini filmate dal nostro team investigativo in alcuni allevamenti italiani di maiali. Le riprese che abbiamo effettuato in due aziende del Nord Italia mostrano terribili maltrattamenti sugli animali e pessime condizioni igienico sanitarie, con possibili conseguenze anche per la salute umana.
Filmati che, assieme a una denuncia, abbiamo depositato alle autorità competenti e che nelle prossime settimane diffonderemo in versione integrale, perché riteniamo che sia importante mostrarle all’opinione pubblica per cambiare questo sistema di produzione alimentare violento verso gli animali e pericoloso per la salute pubblica.
Guarda il servizio del Tg1
Immagini scioccanti dalla provincia di Reggio Emilia
La prima parte del servizio, curato dalla giornalista Roberta Badaloni, ha mostrato le immagini filmate da un nostro infiltrato assunto a lavorare per due mesi in un grande allevamento di maiali in provincia di Reggio Emilia.
Indossando una telecamera nascosta è riuscito a documentare le violenze che gli operai dell’allevamento infliggevano agli animali, come la pratica di estrarre con una pinza i denti ai maiali, senza la somministrazione di anestesia e analgesia. Un’operazione illegale, in quanto il D.Lgs. 7 luglio 2011, n. 122 (norme minime per la protezione dei suini) vieta di effettuarla su maiali adulti. È la prima volta che filmiamo questa procedura, ormai in disuso in Italia anche quando effettuata entro i termini della legalità, ovvero su suinetti fino a 7 giorni di vita. Gli animali inoltre venivano movimentati con violenza, presi a calci, pugni e colpiti con spranghe di ferro.

© Tg1
Smaltimento abusivo di carcasse in provincia di Pavia
La seconda parte del servizio ha mostrato le immagini di un’ispezione effettuata dal nostro team investigativo, anche con l’utilizzo di un drone, in un altro allevamento di maiali in provincia di Pavia. Allertati da alcuni cittadini che segnalavano odori nauseabondi, abbiamo documentato un cassone ricolmo di cadaveri in putrefazione, abbandonato all’esterno della struttura.
Questa operazione è illegale e viene effettuata presumibilmente per risparmiare i costi dello smaltimento. Le carcasse degli animali morti durante il ciclo di allevamento devono essere infatti conservate in idonee celle frigorifere e smaltite nel più breve tempo possibile in impianti di incenerimento. Abbandonare a cielo aperto le carcasse può provocare danni ambientali, compromettere la qualità dell’aria, inquinare le falde acquifere e innescare zoonosi, con evidente pericolo per la salute pubblica.
Cambiare un sistema fallimentare
Il difficile lavoro dei nostri infiltrati e del team investigativo di Essere Animali ci permette di scovare e intentare azioni legali nei confronti di chi commette violenze verso gli animali e reati di carattere ambientale negli allevamenti intensivi. Ci attiviamo immediatamente ogni qualvolta riceviamo una segnalazione e inoltre monitoriamo a campione gli allevamenti e gli stabilimenti di macellazione situati in diverse regioni d’Italia.
Oltre alle denunce, la diffusione di queste immagini in televisione ci permette di raggiungere milioni di persone con un messaggio che evidenzia non solo la preoccupante frequenza di tali illegalità, ma anche la necessità di cambiare l’attuale sistema di produzione alimentare.
Gli allevamenti intensivi sono irrispettosi degli animali, costretti a vivere in spazi estremamente limitati, senza alcuno stimolo ed esposti a possibili maltrattamenti da parte di lavoratori desensibilizzati proprio dallo stesso sistema di cui fanno parte. Un sistema violento nei confronti degli animali e rischioso per la salute della nostra comunità. In una parola, fallimentare.