Mantova: nuovi focolai di COVID-19 tra macelli e salumifici


Fabrizio Naldoni
Editor

Dopo i focolai di Covid-19 riscontrati in alcuni stabilimenti di lavorazione della carne negli Stati Uniti, Germania e altri paesi – di cui ci siamo occupati soltanto poco tempo fa – negli ultimi giorni si sono registrati diversi nuovi casi anche in Italia.

Si parla soprattutto del Nord e della Lombardia, dove si colloca la concentrazione maggiore di allevamenti intensivi e di stabilimenti dedicati alla produzione di carne, e in particolar modo nel mantovano, in cui si è verificato il quinto focolaio in pochi giorni.

Ancora una volta protagonisti gli impianti di produzione della carne

Sono alcune decine – circa 70 – i lavoratori risultati positivi al coronavirus in diverse aziende di Mantova, tutti macelli e salumifici. In gran parte non presentano alcun sintomo o soltanto forme lievi, ma si tratta di casi che si sono concentrati soltanto negli ultimi giorni e che, visto il pericolo, hanno portato a una temporanea sospensione delle attività per sanificare gli ambiente di lavoro.

lavoratori carne
Gli operatori dei macelli lavorano in condizioni e ritmi proibitivi.
© Yahoo

Non sono ancora chiare e certe le cause. I principali indiziati sembrerebbero essere il freddo delle celle e l’umidità che diminuiscono le difese immunitarie degli operatori, favorendo la sopravvivenza del virus e navvantaggiandone la diffusione. Certo è che si tratta di luoghi, spesso insalubri, in cui i ritmi di lavoro, l’immediata vicinanza tra i lavoratori e la manipolazione della carne, mettono a serio rischio la salute anzitutto degli stessi operatori e rendono difficile il rispetto delle norme minime di sicurezza contro il Covid-19.

L’impatto della carne

Il sistema attuale di produzione della carne, alimentato da una domanda insostenibile per il pianeta, è perciò una fonte di pericolo per la salute degli operatori. Eppure questo è solo uno degli aspetti che pongono una stretta relazione tra la diffusione del coronavirus e altri patogeni con l’industria dei prodotti di origine animale: la deforestazione perpetrata per far posto a pascoli e coltivazioni per i mangimi rende più facile il contatto tra esseri umani e specie selvatiche e quindi possibili nuovi patogeni; l’inquinamento atmosferico generato dagli allevamenti favorisce la propagazione del virus nell’aria; le condizioni igieniche al limite all’interno degli stabilimenti sono il terreno ideale per la proliferazione di epidemie e la trasmissione di esse agli operatori, come molto probabilmente è  avvenuto per il Covid-19 negli allevamenti olandesi e danesi di visoni.

Il costo della carne

#Report lunedì 21.20 Rai3Era solo l'inizio di febbraio e Il coronavirus sembrava solo un problema cinese. La visita in questo allevamento intensivo di suini in provincia di Reggio Emilia ci fa capire che il rapporto tra uomo e animale è una materia da maneggiare con cura.

Posted by Report on Saturday, April 11, 2020

Dobbiamo cambiare, per gli animali e la salute pubblica

È ormai chiaro a tutti come non si tratti più di semplici coincidenze, ma bensì di come gran parte di queste malattie siano una diretta conseguenza del rapporto sbagliato che abbiamo instaurato col pianeta e gli animali che lo abitano.

Solo qualche settimana fa abbiamo pubblicato un Report che analizza i numeri degli animali allevati e macellati nei dieci anni appena trascorsi e non tutti i dati sono incoraggianti. Sebbene infatti il consumo di carne pro capite in Italia sia calato del 7%, il numero di animali macellati è cresciuto per via dell’aumento della produzione di carne bianca, soprattutto di pollo, allevato per più del 99% in allevamenti intensivi. Per ridurre il rischio della diffusione di virus negli allevamenti dobbiamo quindi fare ancora molta strada.

Oggi le nostre indagini, volte a mostrare le terribili condizioni in cui vivono gli animali negli stabilimenti intensivi, sono diventate ancora più importanti, perché questi luoghi costituiscono una seria minaccia alla salute pubblica. Attraverso la diffusione delle immagini che documentiamo, cerchiamo di sensibilizzare i consumatori affinché optino per scelte sempre più consapevoli ed etiche, riducendo il consumo di prodotti di origine animale nella loro alimentazione.