La Commissione Europea vuole legittimare gli allevamenti di volpi e visoni


Claudio Pomo
Responsabile sviluppo

La vita degli animali da pelliccia è infernale: volpi e visoni nascono in minuscole gabbie e ci vivono perennemente, fino al momento della morte che arriva con scosse elettriche o tramite camere a gas.

L’Europa è sempre stata il principale produttore mondiale di pelli, oltre che un punto di riferimento per la moda. Ma è anche il luogo in cui sono cresciute le più importanti battaglie etiche sul tema pellicce, in cui è stata vietata l’importazione di pellicce di foca, di cane e di gatto, il continente in cui si stanno diffondendo sempre di più i divieti di allevamento per volpi o visoni.

Quello che accade nel nostro continente è di fatto fondamentale per lo sviluppo o l’affossamento del settore in tutto il mondo.

Per questo motivo è preoccupante che la Commissione Europea voglia creare il secondo Centro di Riferimento dell’UE per il Benessere degli Animali anche per quelli da pelliccia (oltre che per polli e conigli).

L’idea del Centro di Riferimento per il Benessere degli Animali nasce per trovare modi con cui rendere migliori le condizioni di vita di determinate specie negli allevamenti. Il primo, nato nel 2018, fa riferimento alle condizioni e tecniche di allevamento e trasporto dei maiali.

E anche se l’allevamento di nessuna specie animale può essere etico, non è accettabile che quello per farne pellicce venga legittimato in questo modo dall’UE, soprattutto oggi che in sempre più paesi si sta discutendo come e quando vietarli.

Non è infatti possibile pensare di migliorare in alcun modo il benessere di animali selvatici costretti a una vita in gabbia, in condizioni che sono l’antitesi dei loro bisogni e del loro ambiente naturale, uccisi per una moda futile e anacronistca. Proprio per questo motivo sono sempre di più i paesi  del continente europeo che hanno già abolito la produzione di pelliccia o fatto chiudere tutti gli allevamenti.

Questo progetto deve essere fermato: per riuscirci Eurogroup For Animals, organizzazione con 54 membri in 24 paesi, tra cui anche Essere Animali,  ha lanciato una petizione diretta al Commissario Andriukaitis e sta trovando l’appoggio di numerosi europarlamentari.

Gli allevamenti da pelliccia non si possono migliorare, è il momento di discutere una loro abolizione su tutto il territorio europeo!