Stop Foie Gras da MasterChef, la campagna è solo all’inizio!
MasterChef Italia è il cooking show più famoso della televisione. A gennaio di quest’anno, in concomitanza con l’inizio dell’ottava edizione, abbiamo lanciato una campagna per chiedere ai produttori della trasmissione di non proporre più, all’interno del programma, ricette a base di foie gras, il fegato di anatre e oche ottenuto alimentando forzatamente gli animali, una pratica terribile e causa di gravi sofferenze.
Nelle puntate delle scorse edizioni di MasterChef Italia sono stati infatti presentati più volte piatti tra i cui ingredienti figurava il foie gras, utilizzato anche nella finale dello scorso anno.
Per spingere MasterChef Italia ad abbandonare questo crudele prodotto abbiamo quindi lanciato diverse proteste dirette alla Endemol Shine Italy e a Sky, rispettivamente la società di produzione del programma e la rete televisiva in cui va in onda, ma anche agli chef stellati Antonino Cannavacciuolo, Joe Bastianich, Bruno Barbieri e Giorgio Locatelli, i famosi giudici della trasmissione.
Le loro pagine social sono state letteralmente invase di commenti che riportavano l’hashtag #MasterChefpuoifarlo, per invitarli a compiere la scelta etica di non utilizzare più foie gras e con una petizione abbiamo raccolto in poco tempo quasi 30.000 firme!
La nostra campagna è stata azzeccata. Infatti anche durante questa ottava edizione, le cui puntate non essendo in diretta sono state registrate nel corso del 2018, il foie gras è stato utilizzato per ben due volte.
Convincere MasterChef Italia a prendere le distanze dal foie gras sarebbe un grande risultato, la trasmissione infatti ha un’enorme visibilità e contribuisce a formare la cultura alimentare di migliaia di persone.
Anche per questo ciò che ci prefiggiamo non è certo facile da ottenere, ma grazie all’aiuto dei partecipanti all’Action Center, la piattaforma attraverso cui coordiniamo il nostro web attivismo, qualcosa si è già mosso.
Infatti, dopo un primo iniziale silenzio dei produttori di MasterChef Italia, culminato addirittura con la censura di ogni commento di protesta che compariva sulla pagina social della trasmissione, le nostre proteste hanno portato alcuni primi risultati parziali.
Sia in un seguente confronto telefonico con i responsabili della nostra organizzazione sia attraverso i social, il silenzio e la censura di MasterChef Italia sono mutati nella possibilità di prendere in considerazione le nostre richieste per le prossime edizioni.
Di certo non si tratta della dichiarazione che auspicavamo e cioè una comunicazione che rifletta chiaramente lo stop all’utilizzo di foie gras all’interno di MasterChef Italia.
Eppure ci sarebbero molti motivi per farlo:
– produrre foie gras è illegale in Italia, essendo vietato allevare forzatamente gli animali. Nel nostro paese non vige un divieto di importazione né di vendita, ma proporlo nel cooking show più famoso della televisione non è di certo un gran bel messaggio per MasterChef Italia
– l’alimentazione forzata, il processo con cui il fegato di anatre e oche ingrassa fino a raggiungere 10 volte il peso di un organo sano, è condannato anche dal Comitato Scientifico Veterinario dell’Unione Europea che lo ha definito ‘gravemente lesivo del benessere animale’.
– la richiesta di cessare l’utilizzo di foie gras è più che fattibile. Con la campagna #ViaDagliScaffali abbiamo già convinto le maggiori aziende della grande distribuzione a non proporre più questo prodotto. 10.000 supermercati hanno aderito con le seguenti insegne: Pam/Panorama, Eataly, Esselunga, il Consorzio Nazionale Conad, il Gruppo Selex, Md, Lidl, Sigma, Crai, Bennet, Tigros.
La campagna per chiedere a MasterChef Italia di abbandonare l’utilizzo di foie gras è quindi solo all’inizio.
Anzi, proprio ora che l’ottava edizione è terminata ed iniziano i casting per l’appuntamento del prossimo anno, continueremo a fare pressione sui produttori della trasmissione.
Seguiranno quindi altre iniziative e il tuo aiuto è fondamentale.
Aiutaci nelle prossime sfide. Entra anche tu a far parte dell’Action Center! Partecipare richiede pochissimo tempo e impegno, ma può fare la differenza per milioni di animali.