In azione davanti a un allevamento dove sono rinchiusi 200.000 polli


Giacomo Vitali
Web content editor

Per denunciare le soffocanti condizioni in cui vivono i polli stipati negli allevamenti intensivi, abbiamo mobilitato i nostri attivisti in un’azione con l’obiettivo di far comprendere l’entità del problema.

Come sarebbe vivere tutta l’esistenza in uno stadio coperto e pieno di persone fino agli spalti più alti? Probabilmente è l’esperienza che più si avvicina a comprendere le condizioni dei 45 giorni di vita dei polli industriali.

Se si aggiungono aria irrespirabile e situazione igienica limite, ci si potrà fare un’idea ancora più precisa.

Siamo entrati in azione in provincia di Bergamo davanti a quelli che possono sembrare anonimi edifici di cemento, ma che racchiudono invece al loro interno la sofferenza di centinaia di migliaia di animali. Riprendendo l’area dall’alto con un drone, abbiamo indicato con i nostri cartelloni in quanto poco spazio siano rinchiusi 200.000 polli.

Parliamo di un numero di uccelli superiore a quello degli abitanti di Bergamo, costretti a vivere stipati in 20 per metro quadrato!

azione animalista

📷 © Fabio Ferrari / Essere Animali

Come se non bastasse, questi magazzini illuminati artificialmente si riempiono giorno dopo giorno di escrementi, rendendo l’aria soffocante a causa dell’ ammoniaca liberata. Molti animali muoiono per le cattive condizioni. Altri per gli effetti collaterali delle forzature genetiche messe in atto per far crescere il petto dei polli a dismisura: zampe deformate, difficoltà di movimento, malattie cardio-vascolari e respiratorie, anemie, difese immunitarie deboli.

Se vuoi fare anche tu la tua parte iscriviti all’ACTION CENTER di Essere Animali, una piattaforma di attivismo online con la quale stiamo portando avanti campagne e ottenendo risultati.