2019: sembra proprio che sarà un anno molto vegan!


Simone Montuschi
President

“Vegan” è una parola che sempre più riesce a superare i pregiudizi e sempre meno viene usata per indicare qualcosa di settario, costoso e poco appetitoso. Ecco come sta cambiano la percezione del veganismo ed ecco perché bisogna essere ottimisti per questo 2019.

Vegan: un business che interessa tutti

beyondburgersuperior_essereanimali

📷 © ABeyond Meat

Il business dei cibi alternativi alla proteine animali è in piena espansione e il mercato se ne è accorto già da tempo.

Tyson Foods ad esempio, un colosso della produzione della carne, ha una partecipazione del 5% in Beyond Meat, azienda in fortissima crescita che vende svariati prodotti molto simili in aspetto e sapore ad hamburger, polpette e wurstel.

Uniliver, multinazionale proprietaria di 400 marchi tra i più diffusi nel campo dell’alimentazione e delle bevande, ha annunciato a dicembre l’acquisito di The Vegetarian Butcher, un marchio olandese in precedenza addirittura osteggiato dalle lobby della carne.

Infine vanno ricordati i grossi investimenti – soprattutto statunitensi – nella cosiddetta “carne coltivata”, ovvero quella ricavata in laboratorio a partire da cellule animali. Può non essere un prodotto che attira chi ha già scelto di non mangiare carne, ma di certo la sua produzione non sarà basata sulla vita di milioni di animali sfruttati negli allevamenti. Si prevede la commercializzazione della carne coltivata in tempi molto stretti.

Vegan: da nicchia a mainstream

Beyonce e Jay-Z

📷 © Ansa

The economist rileva come l’interesse per uno stile di vita in cui le persone evitano carne, uova, formaggi e  qualsiasi tipo di prodotto di origine animale sia in forte ascesa, specie tra i millennials. Complessivamente un quarto dei nord americani tra i 25 e i 34 anni afferma di essere vegano o vegetariano.

Essere vegan diventa qualcosa di popolare, qualcosa che possono fare tutti a partire da subito. L’iniziativa globale del “Veganuary” (vegan+january) è iniziato cinque anni fa e ha raggiunto oltre i 250.000 iscritti in 193 paesi. Quest’anno nella sola giornata del 31 dicembre se ne sono aggiunti altri 14.000.

Iniziative come queste vanno di pari passo ad adesioni di personaggi pubblici che rendono quella vegan una scelta che incuriosisce e di cui le persone sentono parlare costantemente. Basti ricordare l’invito esplicito di Beyonce e Jay-Z a scegliere un’alimentazione a base vegetale proprio a inizio 2019.

Vegan: non solo salute

📷 © Secret London

Il fatto che il cibo vegano non sia solo insalata e verdure è stato ampiamente recepito dai consumatori. Sempre di più è diffusa l’idea che esistano alternative vegetali anche a quello che viene comunemente chiamano junk food o cibo di strada. Ciò interessa anche persone non vegane curiose di provare cibi sfiziosi, ma più ecologici e senza sofferenza per gli animali.

In questo caso la fanno da padrona gli hamburger vegani. Oltre al famoso Beyond Burger diffuso in molti supermercati in Europa e da poco anche in Italia dai locali Welldone, esistono moltissime versioni di burger vegetale. Persino Mc Donald’s ha iniziato a vendere il McVegan.

Sono inoltre in forte crescita le alternative ai sapori di mare. Il famoso fish and chips a base di fiori di banana ha riscosso molto successo quest’anno a Londra.

Tutti questi fenomeni sono importanti perché rendono sempre più chiaro a tutti che diventare vegani non è difficile e non è un sacrificio, ma soprattutto che se multinazionali e industrie della carne investono nelle alternative è perché sanno che il mercato si sta spostando. Il futuro è vegan.

Anche il tuo 2019 può essere privo di sofferenza per gli animali. Scopri tutti i consigli per un’alimentazione ecosostenibile.