Rapporto Coop: gli italiani mangiano meno carne e più frutta e verdura
Italiani orientati verso consumi sempre più green, con un’attenzione particolare a salute, benessere e ambiente. Questi i trend alimentari messi in luce dal sondaggio di fine anno di Coop Nomisma e dalle previsione sui consumi del ‘Rapporto Coop 2018’, ora consultabile in versione definitiva dopo l’anteprima digitale di settembre.
Il Rapporto ritrae una popolazione che predilige il consumo di frutta, verdura e prodotti a base di cereali con una spiccata preferenza per il bio, le cui vendite nel primo semestre del 2018 hanno seguito una crescita molto positiva.
Incremento delle vendite vegan
A conferma di questi trend alimentari, è interessante notare che attualmente più di 1 italiano su 10 è vegano (4%) o vegetariano (7%) e che i prodotti con la dicitura ‘veg’ in etichetta hanno registrato un incremento del 7,4% del valore delle vendite (giugno 2017-giugno 2018). Dati incoraggianti, a maggior ragione perché in Italia lo stile alimentare più seguito a tavola sembra essere ancora quello tradizionale.
Inoltre, nei primi mesi del 2018 ha trovato conferma la tendenza di una spesa minore per latte e derivati e carne il cui acquisto, rispetto al 2010, è diminuito rispettivamente dello 0,5% e dell’1,3%.
Nonostante i trend alimentari degli ultimi anni enfatizzino una fuga degli italiani dalle carni rosse, il suo consumo, tuttavia, è ancora abbastanza elevato, mentre quello di frutta e verdura di stagione non raggiunge livelli ottimali.
Ma le previsioni per i prossimi cinque anni lasciano ben sperare: il consumo di verdura e frutta aumenterà, rispettivamente, del 38% e 37%, seguito da quello dei legumi che sfiorerà il 27%. Inoltre, l’impegno degli italiani a ridurre il consumo di carni rosse, salumi e affettati si tradurrà in un calo pari al 25%.
Un buon punto di partenza, che si allinea con i risultati dell’ultimo report della Commissione Eat-Lancet, secondo il quale per poter sostenere gli attuali ritmi di crescita demografica è necessario adottare un regime alimentare più salutare e sostenibile. Questo comporterà raddoppiare il livello globale dei consumi di frutta, verdura e legumi e ridurre del 50% quelli di carni rosse e zuccheri entro il 2050.
Non solo salute e benessere, ma anche responsabilità
Secondo un’indagine Censis, 8 italiani su 10 sostengono che sia molto o abbastanza importante che i prodotti alimentari acquistati riflettano le proprie convinzioni etiche, sociali e ambientali. La correttezza dell’etichettatura, pertanto, gioca un ruolo fondamentale nel guidare i consumatori verso l’acquisto di prodotti ‘responsabili’, che hanno assistito a un incremento delle vendite pari all’1,8% nei primi sei mesi del 2018.
Tra i marchi etici che hanno riscontrato un maggiore successo tra gli acquirenti compare Friend of the Sea, ente impegnato nella certificazione di attività di pesca e acquacoltura sostenibili. In previsione di un aumento del consumo di pesce pari al 26% nei prossimi cinque anni, è infatti urgente non solo una informazione più approfondita su questi animali e le modalità di allevamento, con l’invito a non mangiarli, ma anche la necessità di dar loro gli stessi diritti degli altri animali ed eliminare le pratiche più crudeli negli allevamenti intensivi. La campagna ‘Anche i pesci’ di Essere Animali punta a entrambi questi obiettivi.
Adottare uno dieta vegana, di conseguenza, non è soltanto una scelta salutistica che rispetta l’ambiente, ma soprattutto una scelta etica che può influire positivamente sui nostri consumi, contribuendo così a salvare milioni di animali allevati a scopo alimentare da un destino di dolore e crudeltà.
Quello che accade agli animali non ti piacerà. Ma per cambiare le cose, prima bisogna conoscerle.
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