La storia di Flappy e Dixie, salvati da un allevamento intensivo


Simone Montuschi
President

Sono nati in una gabbia, dentro un allevamento che alleva 8000 conigli. Per loro il mondo era minuscolo, fatto solo di rete metallica, anche sotto i piedi, così scomoda per le zampe. Attorno a loro solo migliaia di altri conigli, ammassati e imprigionati senza spazio nemmeno per alzarsi completamente in piedi.

Ma quando una notte della scorsa estate il nostro Team Investigativo è entrato nell’allevamento per un controllo, al contrario di tutti gli altri loro due erano riusciti a uscire dalla loro gabbia e li abbiamo trovati che ci stavano camminando sopra.

L’istinto ci ha portati a prenderli in braccio e portarli verso una vita migliore, che in qualche modo si erano conquistati.

Da quel momento per loro due è cambiato tutto: hanno visto il mondo fuori da quel capannone, sentito l’aria fresca della notte, visto il sorgere del sole, camminato sull’erba e il terreno, conosciuto mani umane che volevano solo dargli conforto. E hanno avuto un nome. Sì, perché adesso non sono più un numero in mezzo a migliaia di altri animali destinati al macello, adesso sono due individui con un nome, Flappy e Dixie.

Flappy e Dixie ora vivono al rifugio Fattoria Capre e Cavoli, in provincia di Milano. Condividono un ampio spazio insieme ad altri conigli, tutti salvati da situazioni di maltrattamento, e tra lo scavare una buca, fare un piccolo litigio e rincorrersi, possono esprimere il proprio carattere e vivere sereni. Non vedranno mai più un gabbia e non vedranno mai un macello.

Ma la loro vita non è stata tutta facile. Subito dopo averli salvati li abbiamo portati da un veterinario e curati. Flappy infatti nell’allevamento aveva preso una brutta infezione che non lo faceva crescere bene e ingrassare. Sono dovuti stare separati per un po’ prima di entrare nel gruppo, ma adesso è il momento giusto: si sono meritati una bella vita e abbiamo voluto raccontare questa storia positiva.

Tutte le foto del salvataggio

📷 Selene Magnolia / Essere Animali

📷 Selene Magnolia / Essere Animali

📷 Selene Magnolia / Essere Animali

📷 Selene Magnolia / Essere Animali

📷 Selene Magnolia / Essere Animali

📷 Selene Magnolia / Essere Animali

📷 Selene Magnolia / Essere Animali

📷 Selene Magnolia / Essere Animali

📷 Selene Magnolia / Essere Animali

📷 Selene Magnolia / Essere Animali

📷 Selene Magnolia / Essere Animali

📷 Selene Magnolia / Essere Animali

📷 Selene Magnolia / Essere Animali

📷 Selene Magnolia / Essere Animali

📷 Selene Magnolia / Essere Animali

📷 Selene Magnolia / Essere Animali

Il nostro pensiero va agli altri 8000 che quella sera ci guardavano dalle gabbie, che non abbiamo potuto salvare. E ai milioni di altri conigli che nascono e vivono perennemente in quelle minuscole gabbie di rete metallica. Questa è l’industria della carne dopotutto: massima resa in minimo spazio e con minimi costi. Per loro e per tutti gli altri animali continueremo a impegnarci e dare il massimo.

Il giorno dopo il salvataggio

📷 Selene Magnolia / Essere Animali

📷 Selene Magnolia / Essere Animali

📷 Selene Magnolia / Essere Animali

📷 Selene Magnolia / Essere Animali

📷 Selene Magnolia / Essere Animali

📷 Selene Magnolia / Essere Animali

Flappy e Dixie sono due sopravvissuti la cui storia ci deve far riflettere. Guardali felici che sgranocchiano verdure fresche, zampettano sul terreno e si prendono le coccole. Come possiamo pensare sia giusto tenerli in gabbia e mandarli al macello?

Il modo migliore per aiutare gli animali meno fortunati di Flappy e Dixie? Non mangiarli. Scopri tutti i consigli per un’alimentazione veg.