[VIDEO] Animali in gabbia e malessere nei circhi italiani


Simone Montuschi
President

Elefanti costretti a compiere movimenti innaturali davanti all’addestratore munito di frusta e bastone con uncino, tigri con movimenti stereotipati all’interno di piccole gabbie, animali ridotti a marionette.

Guarda il video girato dai nostri attivisti

Ecco le tristi immagini di alcuni circhi italiani, filmate durante gli spettacoli o negli zoo allestiti a fianco dei tendoni. Le diffondiamo oggi, a un anno esatto dall’approvazione della Legge che prevede il “graduale superamento dell’uso degli animali in attività circensi e spettacoli viaggianti”, per spronare il Governo a emettere il Decreto Legislativo che formuli le modalità di dismissione degli animali entro i tempi previsti, e cioè il 27 dicembre del 2018.

Pur trattandosi di un graduale superamento, questa è un’occasione unica per vietare anche in Italia l’utilizzo degli animali nei circhi. 50 paesi in tutto il mondo hanno già espresso divieti, mentre in Italia vige tuttora una legge di cinquanta anni fa, culturalmente e scientificamente obsoleta. E i circhi con animali ricevono anche finanziamenti pubblici!

L’Europa e i circhi senza animali

NO USO ANIMALI
Bosnia Herzegovina, Cipro, Grecia, Lettonia, Malta

NO USO ANIMALI ESOTICI
Austria, Belgio, Bulgaria, Croazia, Estonia, Inghilterra, Irlanda, Lettonia, Macedonia, Norvegia, Olanda, Portogallo, Serbia, Scozia, Slovenia

ALTRE RESTRIZIONI
Danimarca, Finlandia, Polonia, Repubblica Ceca, Romania, Svezia, Ungheria

NESSUNA LEGGE

Anche la FVE, la Federazione dei Veterinari Europei ha dichiarato che i bisogni degli animali “non possono essere soddisfatti in un circo itinerante” e la FNOVI, la Federazione Italiana Ordine dei Veterinari, ha affermato che “la soluzione non può che essere la progressiva dimissione”.

Nei circhi gli animali sono addestrati per compiere posture o movimenti spesso innaturali. Lo spettacolo che ne deriva è anche diseducativo per i bambini. Oltre 650 psicologi hanno infatti sottoscritto il Documento sulle valenze antipedagogiche dell’uso degli animali nei circhi, in cui viene sostenuto che tali contesti, “lungi dal permettere e incentivare la conoscenza per la realtà animale, sono veicolo di una educazione al non rispetto per gli esseri viventi”.

Il circo non è divertente per gli animali, che trascorrono la maggior parte della loro vita in gabbia, in condizioni incompatibili con le loro esigenze etologiche. Allo stesso modo sono rinchiusi nei container dei tir, quando sono costretti a interminabili viaggi anche all’estero, trasportati come attrazioni viventi.
Simone Montuschi
, Portavoce di Essere Animali

Circa 2000 animali, anche appartenenti a specie in via d’estinzione come elefanti, tigri, leoni, ippopotami e rinoceronti, sono detenuti in circa 100 circhi italiani. Ma non esiste un registro nazionale e i circhi spesso cambiano insegna o si scambiano fra loro gli animali, rendendo i controlli molto difficili. Si tratta dunque di stime effettuate dalla LAV che, in un Rapporto del 2017 commissionato all’Istituto di ricerca CENSIS, ha rilevato come il settore sia in crisi, con un netto calo nel numero sia degli spettacoli che degli spettatori.

IL 70% DEGLI ITALIANI VUOLE UN CIRCO SENZA ANIMALI

Essere Animali chiede al Governo di continuare nel percorso di superamento, affinché sia breve e finalizzato a offrire una sistemazione dignitosa ad animali sfruttati anche da molti anni. Non un passo indietro! Il circo con animali è anacronistico e crudele, il futuro è nelle acrobazie di giocolieri e trapezisti e non nella misera visione di animali in gabbia, costretti a compiere esercizi per loro innaturali e per noi diseducativi.