San Francisco vieta la vendita di pellicce!


Simone Montuschi
President

La nuova legge è stata approvata all’unanimità dal Consiglio dei Supervisori, con 10 voti a favore e 0 contrari. San Francisco diventerà la città più grande degli Stati Uniti in cui è vietato vendere pellicce, seguendo l’esempio di West Hollywood e Berkeley.

Questa è una notizia storica, un passo in avanti verso la fine del crudele mercato delle pellicce!

“San Francisco è una città con valori progressisti, crediamo nei diritti di tutte le persone e di tutti gli esseri viventi e non è giusto permettere che questa pratica continui”, ha dichiarato Katy Tang, la funzionaria del Consiglio che ha fortemente voluto questa legge.

Il divieto diventerà effettivo da gennaio 2019, con una deroga di un anno per negozi e boutiques che hanno scorte di magazzino e multe sino a $ 1.000 per i trasgressori.

Ma l’iter è stato molto burrascoso, per via degli interessi economici dei commercianti coinvolti. Si stima infatti che nell’area di San Francisco la vendita di pellicce frutti sino a $ 40 milioni annui, senza dimenticare che negli Stati Uniti l’allevamento di animali da pelliccia è ancora legale, con circa 275 allevamenti sparsi in 23 Stati.

Oltre alla possibile perdita di milioni di dollari di entrate fiscali, l’International Fur Federation e il Fur Information Council of America hanno affermato che temono il divieto perché “costituisce un precedente molto pericoloso in quanto apre la porta a ulteriori azioni contro il cuoio e la lana, già al centro di campagne sui diritti degli animali”.

Ma sono le parole di Jim Lazarus ad essere veramente interessanti. E’ il mondo che cambia”, ha ammesso il vicepresidente della Camera di Commercio di San Francisco, che aveva chiesto un provvedimento più moderato, ad esempio un primo divieto per gli accessori in pelliccia esteso solo in seguito a tutti i capi. Idea però che non è piaciuta a nessuno, neanche al sindaco della città Mark Farrell che ha apertamente sostenuto la legge: “La firmerò quando arriverà sulla mia scrivania” aveva dichiarato.

Davanti a un allevamento di visoni in Lombardia | foto Zoe Casati / Essere Animali

 

Anche in Italia sogniamo il momento in cui un legislatore apporrà una firma per una legge contro le pellicce. Ma non è un sogno ad occhi aperti, anzi un obiettivo concreto che vogliamo raggiungere a partire dall’introduzione del divieto di allevamento di animali da pelliccia.

In Italia 160.000 visoni sono ancora richiusi in piccole gabbie e uccisi in camere a gas e per le elezioni appena trascorse abbiamo ottenuto l’impegno a vietare questa pratica da circa l’80% delle forze politiche che andranno a comporre il nuovo Governo.

Continueremo la nostra campagna fino a ottenere un divieto effettivo, perché crediamo che una società civile debba sapersi sbarazzare delle pellicce, un indumento anacronistico e causa di inutili sofferenze per milioni di animali in tutto il mondo.

E infatti cresce il numero di paesi che vietano gli allevamenti, stilisti tra i più importanti al mondo, come Donatella Versace, Gucci e Armani scelgono di non utilizzarle nelle loro collezioni e ora intere città come San Francisco le mettono al bando. Il futuro della moda è davvero senza pellicce!