Su Science: ridurre il consumo di carne contro l’antibiotico resistenza
L’allarme è stato lanciato lo scorso anno dalle Nazioni Unite. Il fenomeno dell’antibiotico resistenza (AMR), considerato dagli scienziati «la più grande minaccia alla medicina moderna», è direttamente collegato all’utilizzo di farmaci negli allevamenti. Solo in Europa è responsabile della morte di 25.000 persone all’anno, decessi che nel 2050 potrebbero superare quelli dovuti ai tumori arrivando a livello globale a 10 milioni di morti all’anno!
Per cercare di arginare questa emergenza un Team internazionale di scienziati ha pubblicato su Science tre possibile interventi per ridurre dell’ 80% l’utilizzo degli antibiotici negli allevamenti:
- Mettere un limite massimo sulla quantità di farmaci utilizzabile su ogni animale
- Ridurre il consumo di carne
- Alzare al 50% le tasse relative al consumo di antibiotici veterinari.
«La crescita dell’utilizzo degli antimicrobici negli allevamenti, come sostituto a basso costo di un’alimentazione corretta e di condizioni igieniche idonee è semplicemente insostenibile e sarà devastante per preservare l’efficacia degli antibiotici» Dr. Ramanan Laxminarayan co-autore dell studio.
Tutto appare chiaro. Se vogliamo continuare ad allevare animali nelle condizioni che più volte abbiamo documentato, l’utilizzo dei farmaci per tenerli in vita è indispensabile.
Infatti, secondo la ricerca pubblicata su Science, nel mondo l’uso degli antimicrobici negli allevamenti supera di 3 volte quello per la salute umana e potrebbe addirittura aumentare del 50% nel giro di 30 anni. In Europa il 75% degli antibiotici è destinato alla produzione zootecnica e l’Italia è la seconda nazione col più alto utilizzo dietro la Spagna.
Cosa fare?
Basare la nostra alimentazione sul consumo di proteine provenienti dagli allevamenti è diventato insostenibile a 360°. Non solo crea terribili sofferenze agli animali ma ha ricadute negative sulla salute nostra e dell’ambiente. Il futuro è un’alimentazione veg. Qui tanti consigli e ricette per iniziare!