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Lotta dura dei cittadini contro nuovi allevamenti intensivi


Simone Montuschi
President

Aggiornamenti

10 maggio 2019

Il Tar di Brescia ha respinto il ricorso dell’azienda veronese Biopig che chiedeva al Comune di Schinevoglia di ritirare il divieto di costruzione dell’allevamento. Il Tar ha motivato la decisione specifcando che: «gli allevamenti di suini presuppongono costi ambientali (in particolare in termini di peso delle deiezioni e utilizzo di acqua) più gravosi rispetto ad altre tipologie di allevamenti, per cui è del tutto ragionevole e sicuramente proporzionata una previsione più restrittiva, diretta ad impedire l’incremento degli insediamenti suinicoli.»

24 settembre 2017

Con un referendum la maggioranza dei cittadini di Schivenoglia (MN) si è schierata contro la costruzione dell’allevamento da 10.600 maiali. Ora l’amministrazione comunale deve impedire la modifica al PGT (Piano di Governo del Territorio) che era necessaria per la realizzazione dell’allevamento.


C’è chi lo fa per la puzza, chi perché non vuole le falde contaminate dai nitriti, chi perché è stufo del traffico dei camion e chi ci vede un luogo dove gli animali soffrono.

Gli allevamenti intensivi ormai vengono considerati dai cittadini un problema: strutture insane che svalorizzano il territorio.

Non hanno torto perché nel 2017 pensare ancora di puntare su questo modello di produzione alimentare è quanto mai sbagliato e parte di una visione antiquata, dato che:

In queste ultime settimane sono in corso mobilitazioni per fermare la costruzione di 3 nuovi allevamenti in provincia di Mantova, Modena e Ferrara.

A Schinevoglia (MN), in un paese di 1.200 abitanti con già 8.000 maiali rinchiusi negli allevamenti, la popolazione si sta battendo contro l’insediamento di un grosso allevamento da oltre 10.000 animali. Se non vinceranno la battaglia i maiali presenti nel territorio sarebbero 16 volte di più che i residenti! Il Comune dal 2011 è dotato di un PGT che vieta la costruzione di nuovi allevamenti suinicoli, per questo all’azienda serve una deroga al Piano Generale del Territorio, ottenibile solo con il voto da parte del consiglio comunale. Per far fronte alle proteste l’amministrazione locale ha indetto un referendum per il 24 settembre dove i cittadini si esprimeranno sulla realizzazione o meno dell’allevamento.

A Finale Emilia (MO), la stessa azienda di proprietà della famiglia Cascone sta tendando di avere i permessi per la realizzazione di un enorme allevamento intensivo di 85 mila polli, 60 mila galline, 3 mila maiali da produzione e 900 scrofe. In questo caso i cittadini stanno raccogliendo firme e iniziando una mobilitazione. Così come sta accadendo a Zerbinate, in provincia di Ferrara, dove ancora la stessa ditta è intenzionata ad avviare un allevamento intensivo di 50 mila maiali!

Questo video dimostra che l’allevamento intensivo non rispetta gli animali

Grazie a queste proteste i cittadini sono più volte riusciti a fermare simili progetti.  L’ultimo caso a Castelfranco Veneto e un anno fa, grazie anche al nostro supporto, siamo riusciti a fermare un mega allevamento da 30.000 maiali a Cinesello in provincia di Rovigo.

Il nostro consiglio a tutte le persone minacciate da questi progetti è di attivarsi, perché si possono ottenere dei grandi risultati. Non possiamo più tollerare questo modo di produzione che non porta nessun benessere se non al portafoglio delle aziende proprietarie.

Il futuro da costruire è un altro dove l’ambiente sia preservato, gli animali salvati e i cittadini protetti.