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L’incredibile storia a lieto fine del vitello Davey


Simone Montuschi
President

Un vitello entra in un santuario per animali attraverso un buco in una rete…

Così comincia la storia di Davey, fuggito da un allevamento in California qualche giorno fa. Hannah Beins, direttrice del Grass Valley’s Animal Place sanctuary si rende subito conto che quel piccolo toro dal pelo riccioluto non è uno degli ospiti del rifugio.

 

«Non c’era dubbio che non fosse uno degli animali del nostro santuario» ha riferito Hannah «Ciononostante si era già integrato, come se fosse stato lì da sempre».

 

Ad Animal Place decidono di chiamare il piccolo visitatore Davey, dopodichè si mettono al lavoro per cercare di ricostruire la vicenda; percorrendo la linea di recinzione dei 240 ettari di proprietà trovano un buco, da dove presumibilmente era entrato il nuovo ospite.

 

 

Il suo arrivo era un evento eccezionale, ma la cosa più stupefacente rimaneva il modo in cui Davey si fosse integrato immediatamente con gli altri animali del santuario. Tutti erano rimasti estremamente tranquilli, contrariamente a quanto solitamente accade quando un nuovo individuo cerca di inserirsi nel gruppo: è un momento delicato, dove possono nascere rivalità e atteggiamenti di sfida; ma era «come se Davey avesse vissuto qui per anni».

Per evitare di incorrere in possibili sanzioni i proprietari del santuario si mettono subito alla ricerca del proprietario di Davey, chiamando i vicini e attaccano volantini. Passa un mese, e il piccolo vitello si scopre appartenere a un allevatore del luogo, che aveva in programma di mandarlo al macello insieme ad altri 17 fra vitelli, vacche e tori. Hannah decide di andare di persona al ranch a supplicare l’allevatore di salvare la vita a Davey.

«Ho cercato di mantenere la calma» ha detto Hannah «ma mi sentivo sprofondare al pensiero che non solo non lo avremmo più rivisto, ma che sarebbe addirittura finito nel piatto di qualcuno!»

L’allevatore, contro ogni pronostico, accetta di cedere Davey al rifugio.

 

«Per qualche ragione sconosciuta, Davey è arrivato da noi, ha incontrato le nostre mucche e se ne è innamorato. È arrivato a rompere una recinzione pur di raggiungere la sua nuova casa, e noi siamo felicissimi di poterlo veder crescere».

 

Oggi Davey, nonostante la sua piccola taglia, è il capo del gruppo: è un animale felice, e molto legato ai suoi nuovi amici. E soprattutto non è finito al macello e vive in un luogo dove viene rispettato per quello che è, un individuo con la sua voglia di vivere e relazionarsi con gli altri. Come dovrebbe essere anche per tutti i suoi simili, che invece a milioni vivono in condizioni terribili per essere trasformati in cibo.

 

Davey è un portavoce della speranza e del mondo che sta cambiando.