Belgio: chiuso macello dopo un’indagine di un’associazione per i diritti animali
Per un mese un’attivista infiltrato di Animal Rights ha lavorato sotto copertura in uno dei più grandi macelli di maiali del Belgio situato a Tielt, un comune della provincia fiamminga nelle Fiandre Occidentali.
Ciò che è stato documentato è impressionante e mostra abusi quotidiani.
Gli animali vengono presi a calci, picchiati, trascinati per le orecchie ed è nei confronti dei soggetti feriti, che faticano a muoversi, che si accanisce la brutalità degli operatori. Le preziose immagini mostrano inoltre alcuni maiali ancora pienamente coscienti nel momento in cui viene loro recisa la gola o animali morti annegati nell’acqua bollente.
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Alcune ore dopo la pubblicazione dell’indagine il ministro fiammingo del Welfare Ben Weyts ha ordinato la sospensione della licenza del macello, e lo ha costretto a cessare la sua attività. Inoltre la catena di supermercati Delhaize, importante cliente del macello di Tielt, ha interrotto gli acquisti.
In questo momento i proprietari del macello e tutti gli organi di controllo interessati al benessere degli animali interni alla struttura corrono ai ripari dichiarando che i casi erano isolati e che faranno di tutto per sanare questa situazione. Noi sappiamo bene che situazioni come questa sono riscontrabili quotidianamente nei macelli di tutto il mondo e anche i nostri attivisti hanno documentato abusi e maltrattamenti durante il processo di macellazione.
Guarda la nostra investigazione in un macello di agnelli
Finché la nostra alimentazione sarà basata sull’uccisione di individui senzienti, queste scene di violenza continueranno. Possiamo superare questo sistema di produzione e aprire il nostro cuore verso buonissimi cibi veg, che non comportano sofferenze verso gli animali.