Il Bioparco di Roma da zoo a centro di recupero?
Sembrerebbe di si, almeno a giudicare dal post pubblicato su Facebook dal consigliere romano del M5S Daniele Diaco subito dopo la riunione nella Commissione Ambiente per discutere del rilancio dello zoo assieme ai responsabili della Fondazione Bioparco.
Nell’annuncio del consigliere si legge infatti: «…Come da programma politico, trasformeremo il Bioparco in un’istituzione che accoglierà gli animali selvatici ed esotici, posti sotto sequestro, che non possono essere rimessi nel loro habitat naturale.
Nel Bioparco non verranno più detenuti animali a scopo di esposizione, contravvenendo a quanto disposto dalla normativa dell’UE e nazionale già da diversi anni.»
Una svolta che non sappiamo ancora come e quando si effettuerà, ma che sembra ufficiale. Il Bioparco di Roma potrebbe quindi presto essere riconvertito da zoo in qualcosa di più simile a un centro di recupero per animali sfortunati.
Il Bioparco, attivo dal 1908, è uno dei più antichi zoo italiani e ospita attualmente più di 1100 animali. La speranza è che venga davvero abbandonata definitivamente la strada portata avanti per più di un secolo in cui gli animali sono stati concepiti come oggetti da esposizione.
Inutile aggiungere che, se confermato, questo cambiamento di rotta si rivelerà di un’importanza epocale non solo per Roma ma per il concetto stesso di zoo, dimostrando ancora una volta come questi siano ormai strutture anacronistiche destinate a essere superate.