Big Mac: si avvicina la fine di un’era
Un articolo pubblicato su Cattle Network, portale dedicato all’industria della carne, ha recentemente affrontato il declino del Big Mac, il panino-simbolo della più grande catena di fast-food al mondo: Mc Donald’s. L’era del Big Mac sembra volgere al tramonto e il merito è tutto da attribuire ai millennials (la generazione di coloro d’età compresa fra i 20-30 anni).
«A giudicare dall’interesse dei millennials il Big Mac sta diventando irrilevante nella migliore delle ipotesi, un oggetto di derisione, piuttosto che di desiderio.»
Il fatto che addirittura una rivista dedicata ai professionisti del settore sia arrivata a mettere in evidenza il declino di un’icona è significativo, e sebbene il colosso dei fast-food continui a sostenere il contrario, il Big Mac non sembra essere un’esca allettante per quella che è attualmente la più estesa generazione al mondo, e che conta più vegetariani di ogni altra.
Stando infatti a quanto dichiarato dal Wall Street Journal lo scorso ottobre, 4 millennials americani su 5 non hanno mai nemmeno assaggiato il famoso panino.
I conti tornano se pensiamo che all’interno di questa generazione la percentuale di coloro si dichiarano vegetariani si aggira intorno al 12%. percentuale che fra i nati tra il 1963 e il 1980 (la cosiddetta generazione X) è del 4% e dell’1% fra i Baby boomers (nati fra il 1945 ed il 1964).
A quanto pare, per chiunque desideri avere dei millennials nei propri ristoranti, offrire alternative cruelty-free ai propri piatti tradizionali è un requisito indispensabile. Ma non c’è bisogno di aspettare che i ristoranti si adeguino per migliorare la propria alimentazione: possiamo cominciare già da ora a consumare cibi non solo gustosi, ma anche privi di crudeltà