I supermercati spingeranno a mangiare meno carne
E se i supermercati allestissero gli scaffali e facessero offerte in modo da far mangiare meno carne alle persone? Ce lo avessero detto qualche anno fa avremmo risposto “impossibile”. E invece in Inghilterra sta accadendo davvero!
La catena Sainsbury’s, seconda più importante nel mercato inglese, sta collaborando con scienziati dell’Università di Oxford per scoprire quali pratiche funzionino di più per spingere i clienti a mangiare meno carne e preferire alternative vegetariane.
L’esperimento inizierà la prossima settimana e coinvolgerà alcuni supermercati e ipermercati, ma anche parte dello store online. Verranno testate diverse strategie volte a far aumentare sia il consumo di verdure e frutta che alternative vegetali ai piatti tradizionalmente di carne.
Verranno messi nei punti più importanti del supermercato, come le testate delle corsie, alternative veg invitanti come lasagne senza carne e burger vegetali; si proverà a mettere le alternative non più in un reparto separato ma insieme ai prodotti a base di carne; verranno fatte offerte e raccolte punti legate esclusivamente ai prodotti senza carne; distribuiti ricettari cruelty-free e impostati gli shop online per consigliare l’acquisto di prodotti più salutari ed etici, spingendo a rinunciare a quelli a base di carne che il cliente stava già scegliendo.
«Questo è il tipo di cose che potremmo fare», dice Judith Batchelar, responsabile marketing di Sainsbury’s «Ma dobbiamo farle su base scientifica, e il progetto è finalizzato a questo»
Il tutto è finanziato con 5 milioni di sterline da Our Planet, Our Health, un progetto del Wellcome Trust ed è nato sulla spinta di recenti ricerche pubblicate dall’Università di Oxford sulla necessità di cambiare alimentazione per salvare il pianeta e ridurre la diffusione di malattie.
«Diete sbilanciate, con poche verdure e frutta e ricche di carni rosse o lavorate, sono responsabili globalmente del più grande peso di malattie. Allo stesso tempo il sistema alimentare è responsabile di un quarto delle emissioni di gas serra e quindi dei cambiamenti climatici», dice Marco Springmann, coordinatore per l’università di questo progetto.
Sainsbury’s ha recentemente lanciato una linea di 7 formaggi vegetali la cui vendita ha superato le aspettative del 300%.
E come dice la Batchelar «I consumatori possono oggi scegliere da una più vasta varietà di prodotti rispetto al passato. Questo offre l’opportunità di fare scelte “meat-free”, che è ciò che sta accadendo. La domanda è: come possiamo andare oltre?»
Si tratta di un progetto che segnerà i tempi, finalizzato a modificare drasticamente l’offerta diretta ai consumatori e a far modificare le scelte alimentari in favore di opzioni che non inquinano e non fanno male, soprattutto agli animali.
Un progetto che deve essere fonte d’ispirazione in tutto il mondo!